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Davanti a quasi tutte le atlete della squadra azzurra
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L’anno agonistico di Greta Angelini non poteva iniziare in un modo migliore. La sciatrice ligure ha trionfato nei due Grand Prix di velocità, due gare di discesa libera, a Santa Caterina Valfurva, arrivando entrambe le volte terza assoluta, ma prima di categoria giovani. Nonostante a Greta piacciano tutte le specialità, ormai si sente una velocista da Super-G e discesa. Questa sua passione per la velocità deriva, come sottolinea lei stessa, “dalla scarica di adrenalina che mi sento quando vado forte. Lo so che la discesa è pericolosa, ma non mi fa paura. Sono consapevole dei rischi che prendo ma è la cosa che preferisco fare e continuerò a farla finché potrò.”

Greta si è anche tolta lo sfizio di essere “la prima delle altre”, avendo messo dietro quasi tutte le atlete della squadra azzurra, tranne le altre due componenti del podio. “È una sensazione bellissima – racconta - mi sono inserita fra le ragazze della squadra nazionale B. E anche fra ragazze che hanno numerose partenze in Coppa Europa e anche in Coppa del Mondo. Una bella soddisfazione ma non sono ancora al loro livello. Devo continuare a lavorare con intensità ed umiltà.”

In entrambe le gare del 10 gennaio la sciatrice del Corpo Sportivo Esercito, Federica Sosio, che vanta 26 partenze nel Circo Bianco, si è imposta sulla pista “Debora Compagnoni” con il tempo di 1.06.77 nella prima. Carlotta Welf, anche lei tesserata con l’Esercito, ha chiusa la prima gara col tempo di 1.07.02. A seguire, Greta Angelini, con il tempo di 1.07.35. Nella seconda gara invece, Federica Sosio ha vinto con il tempo di 1.06.46. Il secondo posto lo ha conquistato la Carabiniere Carlotta Da Canal, che ha impiegato 1.06.81. Si tratta di un’atleta valdostana, cresciuta nello Ski Club Chamolè, proprio come la Angelini, che a questo giro ha chiuso con il tempo 1.06.84.

“Questi risultati li dedico alla nonna ed ai cuginetti”, ha detto Greta a Primocanale. La sciatrice ha poi ringraziato la scuola Santa Maria ad Nives di Pegli, che le permette di conciliare la vita scolastica con quella agonistica.