Si è staccata intorno a mezzanottre, la lamiera di rivestimento della parete superiore del capannone Decatreno, all'interno dello stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano. Il grosso pezzo è caduto da un'altezza di circa 15 metri su una zona di passaggio, percorsa regolarmente dagli addetti all'impianto, dai manutentori e da parsone delle pulizie e ditte terze.
A lanciare l'ennesimo allarme sullo stato di manutenzione della fabbrica è l'rsu con una lettera indirizzata ad ArcelorMittal e alla Asl3. "A dodici ore dai fatti non ci risulta che siano stati presi provvedimenti per mettere in sicurezza la zona e/o verificare la tenuta dei pannelli affianco a quello caduto", si legge nella missiva, dove si rileva fra l'altro, come un altro pannello "appare parzialmente distaccato e piegato".
I delegati chiedono un incontro urgente per affrontare non solo quanto avvenuto, ma in generale anche la situazione di mancanza di manutenzione, ormai segnalata da tempo, e che può aver contribuito all'evento. "Siamo stufi di parole, l'azienda non investe un centesimo nella manutenzione e noi rischiamo di infortunarci. La vita in fabbrica è diventata impossibile, dalle docce ai riscaldamenti dai portelloni rotti ai carroponte mal funzionanti ai carrelli ai camion. La lista è interminabile e la pazienza ha un limite" scrivono.
Fra pochi giorni, intanto, il 22 gennaio, in occasione della commemorazione di Guido Rossa, nello stabilimento ArcelorMittal di Genova arriverà Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, l'azienda ministeriale che investirà 400 milioni negli stabilimenti ex Ilva sancendo l'ingresso dello Stato accanto ai privati di ArcelorMittal.
Seppur all'interno di una commemorazione sempre molto sentita in fabbrica, l'intervento di Arcuri potrebbe quindi rappresentare una prima occasione di confronto per parlare della situazione dello stabilimento.
A lanciare l'ennesimo allarme sullo stato di manutenzione della fabbrica è l'rsu con una lettera indirizzata ad ArcelorMittal e alla Asl3. "A dodici ore dai fatti non ci risulta che siano stati presi provvedimenti per mettere in sicurezza la zona e/o verificare la tenuta dei pannelli affianco a quello caduto", si legge nella missiva, dove si rileva fra l'altro, come un altro pannello "appare parzialmente distaccato e piegato".
I delegati chiedono un incontro urgente per affrontare non solo quanto avvenuto, ma in generale anche la situazione di mancanza di manutenzione, ormai segnalata da tempo, e che può aver contribuito all'evento. "Siamo stufi di parole, l'azienda non investe un centesimo nella manutenzione e noi rischiamo di infortunarci. La vita in fabbrica è diventata impossibile, dalle docce ai riscaldamenti dai portelloni rotti ai carroponte mal funzionanti ai carrelli ai camion. La lista è interminabile e la pazienza ha un limite" scrivono.
Fra pochi giorni, intanto, il 22 gennaio, in occasione della commemorazione di Guido Rossa, nello stabilimento ArcelorMittal di Genova arriverà Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, l'azienda ministeriale che investirà 400 milioni negli stabilimenti ex Ilva sancendo l'ingresso dello Stato accanto ai privati di ArcelorMittal.
Seppur all'interno di una commemorazione sempre molto sentita in fabbrica, l'intervento di Arcuri potrebbe quindi rappresentare una prima occasione di confronto per parlare della situazione dello stabilimento.
IL COMMENTO
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