Nativa di Noceto, borgata di Vobbia, la signora è scesa in città intorno agli anni Cinquanta pur mantenendo un forte legame con la Vallescrivia: "La mia vita è stata dedicata a famiglia e lavoro" ripete ai taccuini di primocanale.it.
Dal 2014, rimasta vedova e dopo la rottura del femore, ha scelto di soggiornare presso “Casa Magnolia”: una decisione dettata dalla voglia di poter restare in compagnia di altre coetanee.
"Il personale della struttura, guidato dalla dottoressa Patrizia Parodi, hasaputo organizzare con soluzioni sicure e inusuali una festa veramente allegra e simpatica. I parenti, muniti di tutti i dispositivi di sicurezza, davanti alla porta aperta del plesso, hanno festeggiato nell’ampio ballatoio. La signora Maria, all'interno, ha tagliato la torta coccolata dalle operatrici che hanno saputo proteggere al meglio tutti gli ospiti in questi mesi così difficili mitigando la solitudine con molteplici attività" spiegano i familiari.
"Fin troppo remescio, che invexendu“ ripeteva la festeggiata.
In particolare vorrei sottolineare che la struttura è una “piccola” (15 ospiti) ma bella realtà familiare funzionante dal 2013.
In chiusura, l'auspicio di Nonna Maria per il 2021: "Il vaccino al più presto e in modo particolare anche per i giovani".
IL COMMENTO
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