cronaca

In Liguria sono una cinquantina: risultati controversi e contratto in scadenza
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Sono 52 i cosiddetti navigator liguri che il 9 febbraio, insieme ai loro colleghi di tutta Italia, in totale quasi 3.000, scenderanno in piazza a Montecitorio insieme con i sindacati per chiedere legittimamente il rinnovo del contratto in scadenza il 30 aprile prossimo.


I navigator sono coloro che, nell’ambito dell’operazione del reddito di cittadinanza, varato dal governo Lega-Cinque Stelle, avrebbero dovuto trovare lavoro ai disoccupati. Un’operazione da 180 milioni di euro totali, comprensiva del loro stipendio: 1.400 euro al mese, più 300 euro di rimborso spese e dotazione di computer ed ipad.


Ma i navigator, al di là della competente e buona volontà individuale, complice la crisi innescata dalla pandemia da covid 19 e l’inefficienza dei centri territoriali per l’impiego, alla fine costeranno agli italiani ben più dei risultati generati a beneficio della collettività.


In base ai dati di ottobre/novembre 2020, emerge infatti che su 1.369.000 percettori di reddito di cittadinanza, di cui 41.526 in Liguria, soltanto 352 mila poi ridotti a 192 mila hanno trovato un impiego, di cui appena il 15,4% a tempo indeterminato.


Insomma, se il contratto dei navigator non verrà prolungato, Il rischio concreto è che coloro che erano stati chiamati per trovare lavoro ai disoccupati, missione rivelatasi complicata, diventino a breve essi stessi disoccupati.


Uno dei tanti, troppi paradossi all’italiana.