cronaca

L'amica del cuore: "Nauseati da chi sui social pretende di conoscerla più noi"
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Lo ha detto il padre, "mia figlia non aveva paura di Renato". E non è bastato: "Perché una figlia non racconta tutto all'anziano papà per non farlo preoccupare" è stato detto in rete.

Allora lo ha ripetuto la migliore amica Rosanna, per bocca della figlia Camilla, che ha quasi indetto una conferenza stampa per sottolineare la loro verità: "Clara non aveva paura di Renato". Ma neppure stavolta i leoni da tastiera si sono arresi.

Anche per questo domani l'ultimo addio a Clara Ceccarelli,
la negoziante di 69 anni straziata venerdì scorso da trenta coltellate e altre settanta ferite da taglio in ogni parte del corpo dall'ex compagno Renato Scapusi, saranno in forma strettamente privata.

Per questo non scriviamo l'ora e non indichiamo la chiesa in cui si celebrerà la funzione, in cui il padre della donna, Sergio, e l'amica più stretta, come una sorella, desiderano incontrare solo le persone più vicine.

Camilla è amareggiata: "Sentirmi dire che io ho difeso l'assassino
perchè non uso termini forti per condannarlo mi ha fatto male. Io e Sergio abbiamo solo ribadito quanto era vero, ossia che la figura di Renato era ormai scomparsa dalla vita di Clara, che lo aveva cacciato da oltre un anno e archiviato, che forse quando lo vedeva passeggiare davanti al negozio e chiederle se voleva tornare con lei, ne era infastidita, ma non terrorizzata".

Camilla smentisce per l'ennesima volta la storia del funerale
che Clara si sarebbe pagato pochi giorni prima di essere uccisa per timore di essere ucciso: "L'unica verità è che mia madre Rosanna e Clara, come due sorelle, avevano deciso di iscriversi insieme alla Socrem per farsi creare dopo la morte, tutto il resto sono frottole".