Pronta la nuova circolare con cui il ministero della Salute ha aggiornato le raccomandazioni sul vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. La circolare - inviata a Regioni, istituzioni ed associazioni - ribadisce che il vaccino è approvato dai 18 anni d'età. "Sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte dell'elevata mortalità da COVID-19 nelle fasce di età più avanzate - si legge - si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone sopra i 60 anni". "Chi ha già ricevuto una prima dose Vaxzevria, può completare il ciclo col medesimo vaccino". Non sono infatti stati riscontrati casi di trombosi nei soggetti a cui è stata somministrata la seconda dose del vaccino in questione.
Inevitabili le ripercussioni sul piano vaccinale delle regioni, anche se come ribadito da Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità, "Resta la possibilità per tutti di potersi vaccinare con AstraZeneca, quella arrivata dagli organi della sanità italiana sono delle raccomandazioni. I rari eventi trombotici si sono osservati in soggetti di sesso femminile, ma soprattutto sotto i 60 anni di età. Anche se va detto in maniera chiara che l’Ema ha dichiarato che non ci sono fattori di rischio identificati".
GLI ALTRI PAESI EUROPEI - Sulla stessa lunghezza d'onda dell'Italia anche la Spagna, così come Germania e Olanda che già avevano bloccato nei giorni scorsi le somministrazioni. La Francia lo avrebbe limitato fino ai 55 anni. Resta il nodo della somministrazione della seconda dose, valutazioni in corso nel resto dei paesi europei se somministrare ancora AstraZeneca. L'Inghilterra, ormai extra Ue, ha comunque sconsigliato il vaccino di Oxford per i soggetti con meno di 30 anni, dopo che si sono registrati 19 i morti registrati fra i 20 milioni di persone che hanno utilizzato il vaccino prodotto da AstraZeneca.
LA LIGURIA - "Come presidenti di Regione abbiamo chiesto la massima chiarezza sui vaccini perché su AstraZeneca si è svolto un balletto francamente poco tranquillizzante per i cittadini". Così il presidente della Regione Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti. "Prima sotto i 55 anni, poi sotto i 65, quindi l'invenzione delle categorie prioritarie, poi ora sopra i 60 anni, insomma diciamo che le informazioni che sono arrivate ai cittadini su questo vaccino non sono esattamente chiare e limpide, c'è bisogno di creare fiducia intorno a quel vaccino", auspica. Secondo Toti occorre "un'ordinanza nazionale che indichi davvero quali sono le categorie prioritarie perché la possibilità di utilizzo dei vaccini comporta anche un cambiamento del piano vaccinale".
IL PIANO VACCINALE - Adesso è in corso la vaccinazione degli over 70, che continueranno ad essere vaccinati con AstraZeneca, mentre ultrafragili e disabili riceveranno Pfizer o Moderna. Tra forze dell'ordine e insegnanti ancora non vaccinati, invece, rischio riprogrammazione a seconda della disponibilità di dosi in Liguria e in Italia. Una delle ipotesi è che si possa presto aprire le prenotazioni degli over 60 per continuare a ritmo serrato con la campagna vaccinale. "Siccome sposteremo i vaccini AstraZeneca destinati a insegnanti e categorie prioritarie sui pensionati, dovremo spostare altri vaccini come Pfizer o Moderna sui giovani? Come cambia il piano vaccinale? Lo decide il Governo, è una sua prerogativa", è l'interrogativo che si pone Toti.
COSA HA DETTO L'EMA - In conferenza stampa l'agenzia europea per il farmaco ha riconosciuto la possibile esistenza di un legame fra la somministrazione del vaccino AstraZeneca ed il rischio di formazione di rare trombosi. Ma i benefici superano di gran lunga i rischi. L'Ema ha sottolineato l'importanza di segnalare gli eventuali ma comunque rari casi di trombosi nei pazienti una volta somministrato il vaccino, in modo da indicare un tasso di incidenza. Per il momento, l'indice di frequenza si assesta su 1 caso su 100.000 o più. L'Ema scrive anche che al momento non è possibile identificare specifici fattori di rischio come l'età, il sesso o la storia clinica in cui siano presenti precedenti casi di disturbi della coagulazione. Gli eventi possono verificarsi sia nelle donne sia negli uomini.
A GENOVA - A Genova verrà eseguita venerdì l'autopsia su Francesca Tuscano, la docente di 32 anni morta a Pasqua e a cui era stato somministrato il vaccino AstraZeneca il 22 marzo. A fare aprire l'indagine sono state la giovane età della docente genovese, l'assenza di patologie pregresse conosciute e il breve lasso di tempo tra la somministrazione del farmaco e il decesso.
salute e medicina
AstraZeneca 'raccomandato' per over 60, ma la seconda dose potrà essere somministrata
Rischio ripercussioni sul piano vaccinale in Liguria
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