cronaca

L'analisi dei dispositivi ha evidenziato carenze e irregolarità
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 Tre carichi di mascherine chirurgiche per19 tonnellate, spedite dalla Cina a un'azienda lombarda del settore medicale, sono state fermate al porto di Genova Pra' e non potranno essere importati e messi in commercio a causa della non conformità agli standard previsti per questa tipologia di dispositivi, accertata a seguito delle analisi effettuate dai laboratori di Roma e Genova dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli.

Le mascherine chirurgiche monouso, spedite in buste da 50 pezzi, per un totale di 5 milioni e 400mila unità, con un valore commerciale iniziale di oltre 140mila euro, sono state oggetto di una scrupolosa verifica fisica da parte dei funzionari della sezione di Voltri di ADM.

ll rapporto dei laboratori doganali ha evidenziato la non conformità alle norme prescritte per le mascherine di tipo II per la prova di respirabilità. La merce, non più commercializzabile come DPI-dispositivi di protezione individuale, verrà distrutta o respinta all'estero.
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