cronaca

Contro l'introduzione del certificato a partire dal 6 agosto
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Manifestazione annullata e nessuna fiaccolata no green pass davanti al Comune a Genova. Il comitato Libera scelta alla fine ha annunciato che la manifestazione di Genova non si sarebbe svolta. E così è stato.




Niente fiaccolata e nessuna protesta contro l’introduzione obbligatoria del certificato verde
da parte del governo a partire dal prossimo 6 agosto. Qualcuno si è comunque presentato davanti a palazzo Tursi, un centinaio in tutto che si è fermato a chiacchierare.




Un comunicato nel pomeriggio apparso 
sulla pagina Facebook del comitato spiegava che a Genova la fiaccolata per dire no alla misura che vieterà a chi non è vaccinato contro il Covid o non ha fatto un tampone nelle 48 ore precedenti di svolgere e/o partecipare a diverse attività.


Qualcuno come detto si è presentato lo stesso ma nessuno tra gli organizzatori ha fatto la sua comparsa
davanti a Palazzo Tursi e nessuna fiaccolata ha avuto luogo. Giusto un giro di volantini (in inglese) e nulla più. Niente a che vedere con quanto accaduto sabato sera e la manifestazione trasformata in corteo per le vie della città. A Roma, Milano e nelle altre piazze d'Italia dove era prevista la fiaccolata si è invece svolta regolarmente.

Intanto il 6 agosto
si avvicina e per questo motivo una nuova manifestazione contro il green pass è stata organizzata per lunedì 2 agosto alle 18.30 in largo Pertini. Principale promotore Mattia Crucioli, senatore de L’alternativa c’è che ha richiesto e ottenuto l’autorizzazione.

“Non sono d'accordo con il decreto legge che ha prorogato lo stato di emergenza e ha introdotto restrizioni per coloro che non possiedono il lasciapassare sanitario - precisa Crucioli -. Molti elementi, in questi ultimi tempi, destano in me una stupita preoccupazione: la facilità con cui sono riusciti a metterci gli uni contro gli altri; il clima di denigrazione nei confronti di chi manifesta il proprio dissenso; l'assenza di un dibattito serio sulle strategie antipandemiche messe in campo e sulla loro reale efficacia; la parzialità con cui viene propagandato il beneficio dei vaccini nei confronti dei minori; l'assenza totale del parlamento nelle decisioni fondamentali del paese” sono alcuni dei motivi che hanno portato alla decisione di organizzare la manifestazione. 

 

 

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