“Abbiamo scongiurato per il momento il rischio di cassa integrazione per i 300 lavoratori di Pavimental che operano nel Terzo Valico, ma la questione delle varianti non riconosciute dal Cociv resta e l’azienda ha detto chiaramente che serve una soluzione entro un mese, altrimenti procederà alla sospensione dei lavori nei cantieri di cui si occupa” dice Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.
Ci sarà una riduzione della forza lavoro del 20%, ma gli operai saranno destinati ad altri cantieri italiani. Nell’assemblea di oggi con i lavoratori è stato deciso uno sciopero di 24 ore per martedì prossimo, durante il quale è previsto anche un presidio davanti alla sede della prefettura. “Siamo preoccupati – aggiunge Tafaria - chiediamo in tempi brevi un intervento da parte di RFI e del Governo per sbloccare questa situazione”.
“Il Terzo valico non si può fermare: proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori." Lo dichiara Mirko Trapasso, segretario generale Feneal Uil Liguria, che aggiunge: "Le maestranze sono pronte allo sciopero e a manifestazioni sia sul territorio che a Roma” .
Si è svolta l’assemblea sindacale dei lavoratori di Pavimental del Terzo Valico a seguito della lettera di messa in cassa integrazione dei 351 dipendenti del cantiere, che avrà inizio dal 13 settembre 2021. A seguito di alcuni incontri sindacali si è ottenuto il rinvio della decisione anche mediante la collocazione del personale in esubero (circa il 20%, ovvero 70 unità) presso altri cantieri Pavimental sul territorio nazionale.
Resta alta la preoccupazione poiché, in caso di mancata risoluzione delle problematiche di Pavimental con la committenza (Rfi e Consorzio Cociv), a inizio ottobre l’azienda si vedrà costretta a sospendere totalmente le lavorazioni.
Le problematiche, così come per il cantiere Consorzio Tunnel dei Giovi, con i lavoratori in cassa integrazione da tre settimane (oltre 300 tra i due lotti di Crevasco e Castagnola), sono legate a un mancato aggiornamento degli elaborati tecnici del progetto dell’opera, oltre alla mancata corresponsione dei costi aggiuntivi affrontati dai costruttori.
“La Feneal Uil Liguria ritiene non più procrastinabile un intervento istituzionale – Regione Liguria e Ministero delle Infrastrutture – per l’apertura di un tavolo con tutti i soggetti coinvolti a partire da Rfi, per la risoluzione della vertenza e il proseguo di un’opera fondamentale per Genova, la Liguria e il Paese”, conclude Trapasso.
Si aggiunge al coro anche Federico Pezzoli, segretario generale di Fillea Cgil Genova e Liguria. "Lunedì saranno tutti al lavoro i dipendenti della Pavimental, l’Azienda che occupa oltre 300 lavoratori nella grande opera del Terzo Valico. E’ di ieri la denuncia della Fillea Cgil circa il rischio corso dagli operai che, a partire da lunedì, sarebbero stati in cassa integrazione a zero ore. A causa di un contenzioso tra i diversi soggetti coinvolti nella grande opera, l’Azienda ha inviato ieri alle segreterie sindacali di categoria una lettera nella quale ha esplicitato l’intenzione di fermare i lavori per tredici settimane mettendo i lavoratoriche operano sull’opera in cassa integrazione a zero ore."
Si aggiunge al coro anche Federico Pezzoli, segretario generale di Fillea Cgil Genova e Liguria. "Lunedì saranno tutti al lavoro i dipendenti della Pavimental, l’Azienda che occupa oltre 300 lavoratori nella grande opera del Terzo Valico. E’ di ieri la denuncia della Fillea Cgil circa il rischio corso dagli operai che, a partire da lunedì, sarebbero stati in cassa integrazione a zero ore. A causa di un contenzioso tra i diversi soggetti coinvolti nella grande opera, l’Azienda ha inviato ieri alle segreterie sindacali di categoria una lettera nella quale ha esplicitato l’intenzione di fermare i lavori per tredici settimane mettendo i lavoratoriche operano sull’opera in cassa integrazione a zero ore."
"Oggi si è svolto un incontro con l’azienda e grazie alla forte pressione sindacale, si è arrivati ad un primo grande risultato per il quale tutti i lavoratori da lunedì saranno al lavoro. Intanto per domani è stato convocato con urgenza un incontro con il Presidente Giovanni Toti perché sono le istituzioni e le aziende a dover risolvere la vertenza senza penalizzare il lavoro e una grande opera strategica per il Paese. Resta pertanto alta la mobilitazione su questa vertenza che è solo l’ennesima tegola sul lavoro che rischia di ricadere su lavoratori e cittadini."
IL COMMENTO
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