Guidava molte più ore di quelle consentite dalla legge: l'autista di un tir aveva manomesso il tachigrafo digitale per far sembrare il veicolo fermo, quando invece stava viaggiando.
Era stato fermato da una pattuglia della polizia stradale nel quartiere genovese Sampierdarena mentre viaggiava sull'autostrada A12 Genova-Rosignano il 6 ottobre. Gli agenti, in seguito ad un'approfondita verifica, hanno scoperto un congegno elettronico lungo la linea elettrica del tachigrafo, attivato da un telecomando occultato nel cruscotto della cabina del trattore stradale, che permetteva all’autista di accendere e spegnere il tachigrafo a sua discrezione. In particolare l’autista, grazie al telecomando, "bloccava" il tachigrafo in modo tale che sembrasse che il veicolo fosse fermo (in pausa), quando invece stava viaggiando. Questo gli permetteva di poter guidare per molte più ore rispetto a quelle consentite, a scapito della propria e altrui incolumità nonché della sicurezza stradale.
L'autista è stato sanzionato e gli è stata ritirata la patente di guida. Ulteriori sanzioni venivano contestate all’officina che aveva effettuato l’ultima calibrazione del tachigrafo in modo non conforme rispetto alla normativa europea e alla ditta proprietaria del mezzo.
cronaca
Genova, manomette il tachigrafo del tir: guidava più ore di quelle consentite dalla legge
L'autista è stato sanzionato e gli è stata ritirata la patente di guida
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