Nello specifico, l’Accordo, ratificato dal MIMS, prevede a favore dell’AdSP da parte di Aspi una quota pari a 75 milioni di euro destinati a iniziative per favorire e agevolare l’accesso ai porti del sistema portuale. Ulteriori 100 milioni sono destinati a progetti di mobilità che riguardano, fra l’altro, la realizzazione di aree “buffer” dedicate ai mezzi pesanti, sia di prossimità, sia remote, da posizionare lungo le tratte autostradali dirette ai due hub portuali. Questi interventi saranno altresì accompagnati da sviluppi tecnologici, integrati con i sistemi già operanti in ambito portuale, finalizzati ad accompagnare i vettori verso i porti, con l’obiettivo di ottimizzare ed efficientare soste e spostamenti di mezzi, persone e merci. Anche in questo caso il coinvolgimento delle strutture di AdSP è previsto fin dal momento della progettazione.
Nella seduta odierna è stato anche approvato il bilancio di previsione del 2022 che presenta previsioni di entrata di 1,097 miliardi di euro e interventi di spesa per 1,183 miliardi di euro con un avanzo di gestione di -86,391 milioni di euro che ha ulteriormente contribuito alla riduzione degli avanzi di amministrazione, scesi da circa 300 ml di euro del 2017 a 55,878 ml di euro previsti nel 2022.
Le entrate in conto capitale (986 milioni di euro) sono largamente derivanti da trasferimenti dello Stato (621,8 milioni di euro, di cui 600 milioni di euro per il finanziamento della Nuova Diga di Genova da parte del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili) e per 61,3 ml di euro da trasferimenti dalla Regione Liguria. Sono inoltre previste Operazioni finanziarie di mutuo per 302,8 milioni di euro. Sul fronte delle spese, il bilancio 2022 prevede spese correnti che ammontano a 78,2 milioni di euro e spese in parte capitale che ammontano a 1,089 miliardi di euro. Sono inoltre previsti 23,6 milioni di euro di spese per l’acquisizione di servizi di supporto tecnico (progettazioni, studi propedeutici e verifiche) e 30 milioni di euro per interventi nell’area delle Riparazioni Navali.
Oltre alle grandi opere del Programma straordinario, fra le spese in conto capitale più significative del Programma ordinario figurano l’acquisizione delle aree VIO (5,3 milioni di euro) per la realizzazione del progetto afferente al Terminal Ferroviario annesso al porto di Savona Vado; l’ultima tranche di acquisizione immobili nel quartiere Gheia a Vado Ligure (600 mila euro) così come previsto dall’Accordo di Programma stipulato dall’ex Autorità Portuale di Savona nell’ambito della realizzazione della Piattaforma di Vado Ligure; il contributo pubblico a copertura del piano di investimenti propedeutico alla gara per la concessione del servizio dei bacini di carenaggio (10 milioni di euro).
Oltre alle grandi opere del Programma straordinario, fra le spese in conto capitale più significative del Programma ordinario figurano l’acquisizione delle aree VIO (5,3 milioni di euro) per la realizzazione del progetto afferente al Terminal Ferroviario annesso al porto di Savona Vado; l’ultima tranche di acquisizione immobili nel quartiere Gheia a Vado Ligure (600 mila euro) così come previsto dall’Accordo di Programma stipulato dall’ex Autorità Portuale di Savona nell’ambito della realizzazione della Piattaforma di Vado Ligure; il contributo pubblico a copertura del piano di investimenti propedeutico alla gara per la concessione del servizio dei bacini di carenaggio (10 milioni di euro).
Con le note di variazione di bilancio sottoposte all’approvazione dell’odierna seduta del Comitato, è stata disposta l’istituzione di una nuova sovrattassa sulle merci che, a decorrere dal 2023, sostituirà integralmente la precedente, in vigore dal gennaio 2004 e istituita dall’allora Autorità Portuale di Genova. La nuova sovrattassa avrà un gettito previsto è di 11,8 milioni di euro per il primo periodo 2023/2027, da sottoporre a verifica già a ottobre 2022 in ragione delle effettive esigenze di tiraggio derivanti dal rispetto dei cronoprogrammi di spesa delle opere finanziate.
IL COMMENTO
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