cronaca

Basta girare l’angolo e lasciare le gallerie più visitate, per imbattersi in corridoi bui
1 minuto e 51 secondi di lettura
Si è tornati a far visita ai propri cari defunti per la ricorrenza di Ognissanti anche al cimitero monumentale di Staglieno, riscoprendone anche la bellezza, ma anche qualche area più abbandonata. L’anno scorso, di questi tempi, la pandemia da Covid-19 impazzava in città e tutta Italia aveva ristoranti, stadi, cinema, teatri chiusi. Pochi, pochissimi si sono recati sulle tombe di parenti e amici per portare un fiore, una preghiera o un cero. Quest’anno, invece, nella giornata del 31 ottobre sono tornate famiglie e anziani a curare le tombe di chi non c’è più e c’è stata anche grande partecipazione alle visite guidate che conducono genovesi e turisti nella scoperta dei monumenti più belli e commuoventi di Staglieno.

Se da un lato la polvere delinea e scolpisce i capolavori degli scultori genovesi, dall’altro alcune statue avrebbero proprio bisogno di interventi di restauro, interventi spesso onerosi e a volte impossibili da realizzare poiché cappelle e sculture sono di proprietà delle famiglie fino alla sesta generazione, difficile da rintracciare. Ed è un peccato vedere "Il Dramma Eterno", monumento in bronzo per il ricco commerciante Valente Celle, che raffigura una "danza macabra” tra Vita e Morte, rovinato dagli escrementi di piccione.

Ma poi basta girare l’angolo e lasciare le gallerie più visitate, per imbattersi in corridoi bui e per niente illuminati, in tombe rotte, dove le radici e il terreno dissestato hanno contribuito a rovesciare le lapidi, in cappelle polverose e in evidente stato di abbandono. A segnalarlo sono anche gli stessi cittadini che ci scrivono "tutto in degrado, gradini, muri: ho avuto difficoltà ad andare dai miei cari genitori". Ed è un peccato perché tutto questo cozza con l’insieme di un luogo da valorizzare e che per primi gli stranieri vengono a scoprire. Qualche passo in avanti è stato fatto: è possibile prenotarsi nel weekend per fare un tour di un'ora tra gli 'ospiti' più illustri del cimitero e i monumenti più famosi, ognuno di questi ha un qr-code (non ancora funzionante), ma sul sito cercando il nome è facile trovare informazioni in diverse lingue.