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Alle 11 di stamattina Luigi Merlo ha varcato la soglia di Palazzo San Giorgio, storica sede dell'Autorità portuale di Genova, in parte ancora sotto sequestro. Ieri sera Merlo si è dimesso da assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria subito prima di ricevere la notifica della nomina del ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, dal comandante della capitaneria di porto, Ferdinando Lolli. La cerimonia molto sobria, "sia per le circostanze contingenti - ha detto il nuovo presidente - sia perché questo é un po' il mio stile", si è svolta nella sala del Capitano, una delle poche che l'Autorità giudiziaria non ha sigillato dopo aver messo agli arresti domiciliari al presidente uscente Giovanni Novi ed aver sequestrato migliaia di documenti. Una situazione "di difficoltà oggettiva per gli uffici - ha detto l'ammiraglio Lolli - che dovrebbe protrarsi solo ancora pochi giorni". L' ufficio del presidente dell'Autorità portuale non ha invece i sigilli e Luigi Merlo ne ha preso possesso. Il nuovo presidente ha annunciato alcuni obiettivi e "la necessità di portare innovazioni in un porto il cui modello è ormai superato, inadeguato - ha detto - e in parte sclerotizzato".