Cronaca

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"Favoriremo al più presto il lavoro dell’Autorità portuale, cercando di dare loro ciò che servirà". Nel giorno dell’insediamento di Luigi Merlo alla guida dell’Authority genovese, scossa dalla burrasca di questi giorni, qualcosa esce da Palazzo di Giustizia, mentre le bocche sono più che mai cucite per quanto riguarda indagini ed interrogatori. "Abbiamo tantissimo lavoro da fare", riferisce il pm Walter Cotugno durante una veloce pausa caffè, poi si concede alle domande dei cronisti e risponde solo a ciò che vuole, mentre Enrico Zucca rapidamente si congeda e torna nel suo ufficio. Palazzo San Giorgio è sequestrato a metà perchè mancavano documenti ed atti, taluni anche distrutti, quindi si continua a cercare, "ma siamo pronti a collaborare per mettere in grado di lavorare la nuova squadra" ha aggiunto Cotugno. Sulle indagini il pm è ferreo "carta, atto, imputazione, prova” continua a rispetere. "Lavoriamo sui fatti e le prove". Top secret anche il luogo e l’orario dell’interrogatorio di Giovanni Novi. Se si fa un passo indietro nella contorta storia di questa vicenda qualcosa snocciola il magistrato: "Indagando dalla metà di luglio si è avuta coscienza che si poteva ipotizzare la turbativa d’asta" e non aggiunge altro intorno all’episodio di riferimento. (Paola Gavarone)