Cronaca

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Le Fiamme Gialle, nell’ambito dell’attività istituzionale di polizia economico-finanziaria a tutela delle entrate erariali, hanno effettuato, tra dicembre 2007 e agosto del 2008, verifiche fiscali a carico di due società operanti nel settore della nautica da diporto commerciale. Tale attività, se effettuata da soggetti economici con determinati requisiti, consente di svolgere il noleggio o l’affitto di imbarcazioni da diporto, fruendo di agevolazioni fiscali volte ad favorirne la diffusione e l’affermazione sul territorio nazionale. In questo caso le imbarcazioni venivano invece apparentemente noleggiate a terzi per un uso diportistico con fine di lucro ma, di fatto, venivano utilizzate a titolo personale dall’effettivo proprietario che dissimulava l’uso diretto e ludico dell’imbarcazione per mezzo dell’interposizione documentale di parenti o amici compiacenti o di società del gruppo o collegate che, in prima battuta, risultano essere dall’esame della documentazione contabile i noleggiatori dei natanti. Gli effettivi proprietari, dopo aver costituito le società di facciata ed aver loro venduto o fatto acquistare le imbarcazioni, talvolta inizialmente comprate a titolo personale, usavano i benefici fiscali afferenti la dichiarata destinazione commerciale del bene: gli yacht in questione, infatti, possono usufruire dell’ordinaria e straordinaria manutenzione e dell’attività di rimessaggio detraendo la relativa IVA. e, soprattutto, rifornirsi di carburante in completa esenzione d’imposta sul valore aggiunto ed accisa. Alla possibilità di detrarsi l’imposta su ogni altro genere di acquisto relativo all’imbarcazione, si aggiunge, in alcuni casi, l’ulteriore vantaggio fiscale di non esservi assoggettata , di non pagare o di portare a credito finanche i contributi e l’irpef del personale imbarcato, nonché la riduzione dell’80% del reddito complessivo assoggettabile all’imposta sulle società (IRES) e l’esclusione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), come è successo nel secondo caso incontrato dagli investigatori genovesi, che ha proprio interessato un natante di 35 metri, iscritto al registro internazionale delle imbarcazioni da diporto commerciali. Nel primo caso esaminato, una nota famiglia di imprenditori genovesi, noleggiando l’imbarcazione (un ventiquattro metri full-optional) in ambito familiare o a società satelliti del gruppo, ha tratto, nel periodo compreso tra il 2002 e il 2006, vantaggi fiscali per oltre €. 224.000. Invece, la verifica del secondo soggetto, conclusasi nel mese di agosto, ha consentito di dimostrare che il solo cliente dell’unico yacht posseduto dalla società di facciata ligure è una facoltosa persona che, nel 2006 e 2007, ha noleggiato il natante in forma esclusiva. Esaminando le carte, i finanzieri hanno scoperto che la società americana, socio unico della genovese proprietaria della barca, è di fatto riconducibile a tale ricco e famoso uomo d’affari statunitense (residente a Londra) che, in estate e non solo, si reca in Italia e fruisce della sua proprietà noleggiandola a se stesso. Ciò ha permesso un risparmio complessivo d’imposte per oltre 2 milioni di euro, probabilmente investiti nell’acquisto dei quadri d’autore, degli arredi antichi e della rubinetteria d’oro che ornano lo yacht.