Cronaca

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Sono ripresi dopo oltre sessanta anni gli scavi archeologici presso la caverna delle Arene Candide di Finale, uno dei più rilevanti siti archeologici preistorici dell'area mediterranea. Gli scavi sono una delle azioni previste dal Programma Integrato di Conoscenza e Fruizione "La Caverna delle Arene Candide", condotto dalla Direzione Regionale del Ministero per i beni e le attività culturali. L'equipe di archeologi e antropologi è riuscita a rintracciare i limiti degli scavi condotti più di sessanta anni fa da Luigi Bernabò Brea e Luigi Cardini, che portarono alla scoperta della famosa sepoltura del "Giovane Principe". Nei vari strati di terreno sono stati rinvenuti numerosi attrezzi in pietra, la maggior parte dei quali sono stati fabbricati con materie prime di alta qualità provenienti da aree anche molto lontane tra loro. E' stata inoltre prelevata una serie di campioni di legno bruciato di pino silvestre, l'albero dominante nel paesaggio dell'era glaciale, e di sedimenti. Di particolare interesse è inoltre la scoperta di un dente umano.