Cultura e Spettacoli

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E' stato premiato dal successo ieri sera l'atto di coraggio e maturità del Teatro Stabile di Genova che ha inaugurato la sua nuova stagione alla Corte con Re Lear, uno fra i testi più profondi di Shakespeare. Accoglienza entusiasta per la produzione genovese ed in particolare per la prova del regista Marco Sciaccaluga, per la traduzione realizzata da Edoardo Sanguineti e per la travolgente performance di Eros Pagni nel ruolo di Re Lear. Sciaccaluga ha regalato forse la sua migliore regia di questi ultimi anni. Felicemente coadiuvato dalla scenografa Valeria Manari, ha relegato la vicenda in un mondo barbarico, arcaico, dominato dalle passioni forti e irrefrenabili in un'incessante conflittualità fra ragione e follia, fra tragedia e commedia. Splendida la traduzione appositamente realizzata da Sanguineti che ha attualizzato senza mai snaturare, addirittura preservando alcune soluzioni linguistiche in un'intelligente equilibrio fra modernità e tradizione. Prova esemplare anche per Pagni che ha giganteggiato nel ruolo del protagonista ed è stato travolgente per autorevolezza, duttilità e varietà di accenti. Efficaci le musiche di Andrea Nicolini. Lo spettacolo resterà in scena fino al 2 novembre.