Cronaca

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Coinvolto nel fallimento della Silvemar, una società di pratiche navali avvenuto nel 2006, Angelo Caracciolo, 64 anni, di Savona, è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Savona su ordine del Tribunale del Riesame di Genova. L'uomo deve rispondere di violazione della legge sui fallimenti e di bancarotta fraudolenta. Caracciolo, insieme ad altri quattro ex soci o agenti immobiliari, con ruoli diversi, avrebbero contribuito ad affossare la Silvemar lasciando un pesante buco (oltre 500 mila euro) approfittando dei gravi problemi di salute dell'amministratrice Tiziana Spezialetti. In pratica la donna aveva chiesto aiuto ai presunti "amici" che alla fine fecero fallire l'azienda. L'inchiesta era nata da una denuncia della donna che si era rivolta alla Guardia di Finanza raccontando di essere stata raggirata e circuita dai cinque che, con un piano prestabilito, intuendo la debolezza e la situazione particolare (appunto i problemi di salute), si sarebbero piano piano insinuati nel controllo dell'azienda facendo una serie di operazioni, che avevano portato al crac.