Politica

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“Quando l’ho chiamato, il presidente Fini ha capito al volo il problema e si è detto pronto a convocare i capigruppo della Camera”. A parlare è il presidente della Regione Burlando, in prima linea fin da subito nel tentativo di risolvere la delicata vertenza che interessa i pensionati Ansaldo che hanno lavorato con l’amianto e i pensionati dell’ex Cap di Genova. Dopo che in mattinata l’ufficio di presidenza della Camera aveva ritenuto inammissibili gli emendamenti salva pensioni, presentati da Governo, maggioranza e opposizione al decreto sugli incentivi economici anti-crisi, Burlando si è messo al telefono. “La situazione è delicata – aveva detto – temo che qualcuno dei pensionati senza assegno da mesi, possa fare qualche gesto sconsiderato”. La prima telefonata al sottosegretario Gianni Letta, proprio in quel momento a pranzo con Berlusconi e Napolitano. E così le questioni liguri sono finite sul tavolo del vertice. Con Napolitano che si è detto pronto a firmare subito un decreto urgente per risolvere la situazione e sbloccare le pensioni, se non si fosse trovata un’altra strada alla Camera. Ma è stato Fini a proporre a Burlando, nella seconda telefonata, una soluzione meno drastica, che non scomodasse il Colle. Quella di convocare i capigruppo della Camera per capire se ci fosse la volontà politica di accogliere comunque gli emendamenti, anche se tecnicamente non allineati al provvedimento anti-crisi. La riunione, inizialmente prevista per il tardo pomeriggio, è slittata a domani mattina. Ma sembra interesse di tutti dare il via libera; gli emendamenti salva pensione saranno quindi accettati e discussi nella prima riunione utile del Parlamento. In caso contrario interverrà il Capo dello Stato. (Davide Lentini)