Politica
Regionali, facce ma anche idee
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Claudio Burlando e Sandro Biasotti hanno già fatto anticipazioni sulle rispettive squadre che scenderebbero in campo in caso di vittoria, alle regionali del 2010, dell’uno o dell’altro. Nomi conosciuti, ripescaggi e alcune novità. Anche se è ancora prematuro, si stanno delineando le fisionomie delle formazioni di centrosinistra e centrodestra e la scelta di alcuni personaggi significa anche la scelta di altrettante strategie. Così il nome di Carlo Besana, il farmacista-leader del quartiere genovese di Begato, per la squadra di Burlando, identifica anche un modello di politica, una visione del welfare e della priorità del territorio molto forte. Dall’altra parte, quello di Matteo Rosso ci fa capire come potrebbe essere la sanità di un’ipotetica giunta Biasotti, meno burocratica e più aperta al ruolo delle strutture private della salute. Al di là dei nomi, però, che sono importanti, ci devono essere le idee. Possibilmente innovative che facciano fare davvero alla Liguria un salto di qualità. Quindi i candidati presidenti al più presto devono farci sapere, almeno per grandi linee, che cosa vorranno fare per esempio per togliere la Liguria dall’isolamento, per dare ai liguri un accesso alla salute facile e di alto livello, per inventare una politica del turismo che non sia più solo di seconde case. Per fare questo ci vogliono gli uomini (e le donne) giusti, ma ci vuole una buona dose di fantasia, Ci piacerebbe che i candidati non ricadessero nella banalità di alcune risposte-proclami che hanno stufato i liguri, tipo: il terzo valico è indispensabile, le liste d’attesa vanno ridotte, il turismo va rilanciato. Vorremmo sapere, invece, che cosa hanno intenzione di fare per i trasporti, merci e passeggeri, da oggi al giorno in cui il terzo valico sarà finalmente inaugurato; come abbatteranno le liste d’attesa negli ospedali, assicurando che una mammografia sia fatta entro una settimana e non dopo duecento giorni; come freneranno la fuga di pazienti in altre regioni italiane; in che maniera assicureranno alla Liguria presenze turistiche costanti in tutto l’anno. La fantasia è alla base di queste scelte e occorrono anche le persone adatte a realizzarle. Magari ricordandosi che dietro le facce è bene che ci siano anche teste e dentro queste teste una buona dose di materia cerebrale e non soltanto le tessere, una incrollabile fedeltà o l’appartenenza a combriccole variamente politicizzate. Gli elettori la testa ce l’hanno e sanno distinguere le proposte. Proviamo (provate) ad ascoltarli. Noi, per il nostro ruolo d’informazione e di testimoni, lo faremo, mettendo a disposizione dei cittadini degli “sportelli” per raccogliere idee, suggerimenti e priorità per i programmi dei candidati. Faremo una classifica dei bisogni e delle speranze e la confronteremo, giorno dopo giorno, con i punti programmatici dei candidati per vedere quanto questi sono aderenti alle richieste degli elettori. E per dare ai liguri un quadro chiaro e non politichese delle strategie dei presidenti in corsa.
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