Cronaca

39 secondi di lettura
Resta in carcere, ma almeno per ora solo per il reato di immigrazione clandestina il 20enne tunisino che l'altra mattina a Sanremo ha brutalmente aggredito padre Riccardo, 74 anni, frate vicario della chiesa dei Cappuccini della città dei fiori. Oggi il gip ha convalidato il fermo per violazione della legge Bossi-Fini e ha rinviato l'udienza per le percosse al frate entro il 15 ottobre. Secondo la polizia, il giovane avrebbe colpito il frate per una elemosina mancata, inneggiando ad Hallah. Padre Riccardo, oltre al distacco della retina, ha riportato anche la frattura dell'osso periorbitale e diversi traumi agli arti inferiori. Il 20enne, colpito da un ordine di espulsione della procura di Siracusa, era già stato arrestato 20 giorni fa sempre a Sanremo, per spaccio di droga. E poi rimesso in libertà.