Cronaca

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La Regione ha approvato la legge contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità in genere. Contrari Pdl e Udc. La Liguria è la seconda regione italiana, dopo la Toscana ad approvare la legge. Gli ambiti del provvedimento sono il lavoro e la formazione professionale, la sanità e l'assistenza. Affronta anche il problema dei malati gravi. In particolare garantisce la possibilità di scegliere il proprio rappresentante di fronte agli operatori medici in caso di incapacità naturale, "per salvaguardare la dignità dell'esistenza anche in caso di patologie invalidanti". La legge si impegna ad assicurare l'assistenza alle persone durante il percorso di realizzazione della propria identità sessuale o di genere, la comunicazione, la cultura, il turismo, e il commercio. Gli esponenti del Pdl hanno affermato che "questo provvedimento appare una implicita 'premessa' di altri e ben più importanti passaggi come il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali attraverso un matrimonio o un simil- matrimonio, l'adozione di bambini da parte di coppie del medesimo sesso, il ricorso per le stesse coppie alle tecniche di fecondazione artificiale e altri aspetti che non possono essere condivisi". Il neo segretario ligure del Pd, Lorenzo Basso, ha dichiarato: "E' stato un consiglio regionale combattuto, con un battaglia violenta della destra. Per ore abbiamo ricevuto insulti, strumentalizzazioni della destra sulla chiesa e sui diritti dell'uomo". Felici i membri dell Arcigay. "Siamo soddisfatti di questo importante passo", afferma il presidente di Arcigay Genova Valerio Barbini.