Le lezioni di genovese che Franco Bampi tiene tutti i giovedì a Primocanale nella rubrica Contropagina stanno riscuotendo l’attenzione e la curiosità di tanti telespettatori che ci scrivono chiedendo informazioni su questa lingua così “autonoma” quale è il nostro dialetto.
L’attenzione che i due candidati alla presidenza della regione hanno voluto riservare al rilancio del genovese e di tutti gli altri dialetti liguri non è un ammiccamento a soli fini elettorali, ma una scelta di rispetto delle tradizioni che ve ben oltre il nostalgico ripescaggio di parole purtroppo abbandonate.
Difendere una lingua regionale è un’azione culturale e non un rifiuto dell’italiano. Nella nostra città, in particolare, c’è sempre stata una voglia di memoria. Per questo abbiamo deciso di dedicare un’altra parte di Contropagina (che è un po’ la Terza pagina della nostra tv) alla storia e alla cronaca di Genova e della Liguria, ma inserite nella storia e nella cronaca italiana e internazionale.
Tutti i mercoledì alle 18.55 una telefonata con Claudio G. Fava, grande storico del cinema, critico del costume e autorevole “antico” direttore Rai ci farà rileggere la nostra vita a partire da un anno cruciale: il 1939, cioè l’anno prima della guerra. Lo faremo con quella leggerezza intelligente che contraddistingue Fava, una lettura colta, ma anche ironica, fatta di grandi eventi (parleremo di guerra, di bombardamenti, di sfollati, di tragedie) ma anche di cose di tutti i giorni, dai fatterelli di nera, ai film dell’epoca.
E chiediamo, come sempre, ai nostri telespettatori e agli amici del web di partecipare. Scrivendo, suggerendo, inviando testimonianze a .
IL COMMENTO
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