Politica

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Alla fine il ministro Claudio Scajola non ci sarà. Dalla sua segreteria fanno sapere che non è mai stata in agenda la sua presenza a Genova per l’arrivo di Napolitano. Anzi, da tempo era in programma una visita in Tunisia. Nessuna retromarcia, dunque – come qualcuno potrebbe pensare – vista la bufera politico-mediatica che lo ha investito rispetto ad alcune indiscrezioni che avevano fatto pensare a una presenza di Scajola a Genova per ricevere Napolitano durante il sopralluogo a Ansaldo Energia. Potrebbe esserci a sorpresa, invece, almeno al concerto in programma domani sera al Carlo Felice, il segretario ligure della Lega Nord, Francesco Bruzzone. Valuterà nelle prossime ore se accettare l’invito oppure no, ma lascia una porta aperta, forse allettato dal “Va pensiero” di Verdi, già trasformato in inno padano, che sarà suonato dall’orchestra del teatro genovese. “La nostra non è una posizione pregiudiziale – dice Bruzzone, in controtendenza rispetto a quanto dichiarato dal ministro Calderoli – Prendiamo atto della data storica, che deve essere motivo però di riflessione. La storia non si può certo cambiare, ma il futuro sì. E quindi i 150 anni dell’Unità d’Italia dovrebbero servire – aggiunge – per accelerare quelle riforme, istituzionali e costituzionali, di cui il Paese ha bisogno”.