Non passa una settimana che sulle pagine dei giornali cittadini spuntano ipotesi di progetti faraonici su stadi, impianti sportivi e centri multifunzionali. Un fiorire di idee alle volte veramente interessanti, suggestive, pensate con un respiro ampio nelle più moderne concezioni delle esigenze dello sport di oggi. Rispetto all’economia di questi progetti le descrizioni tanto particolareggiate nel tratteggiare le aree verdi e le diverse funzioni lasciano spazio a tratti a volte più sfumati sintetizzandosi nel mantra “project financing” formula certamente fortunata per finanziare grandi progetti ma assai spesso abusata per riempire vuoti operativi e concettuali. Dove e come si recuperano concretamente milioni di euro per rifare stadi e impianti sportivi in una fase di crisi economica come quella che stiamo attraversando? Nonostante poi le idee siano sempre le benvenute si ha poi l’impressione che le periodiche “lenzuolate” di progetti faraonici insinuino sottilmente nell’opinione pubblica che per il mondo sportivo sia tutto un fervere di attività e iniziative quando, invece, alle volte e per lungo tempo per lo “sport per tutti” nulla si è fatto. La sindrome de “Gli stadi invisibili” parafrasando un bel libro di Italo Calvino.Vogliamo, invece, sottolineare due fatti positivi avvenuti negli ultimi giorni. La Regione Liguria e il Comune di Genova che spesso abbiamo avuto nel nostro mirino (ricordate il famoso campionato “europeo” di bridge di Sanremo e la vicenda di Villa Gentile?) si stanno muovendo nei confronti degli impianti sportivi della Liguria e del capoluogo con interventi mirati, pragmatici e concreti. Il presidente Burlando sta compiendo un capillare viaggio tra tutti gli impianti con degli stanziamenti (ultimamente proprio per la Sportiva Nervi 30.000 euro per recuperare la piscina danneggiata dalle mareggiate) mentre l’assessore allo sport del Comune di Genova Anzalone dopo aver svolto un prezioso lavoro per Villa Gentile ha annunciato che 45.000 euro verranno stanziati per il rifacimento della palestra del Lago Figoi su cui avevamo acceso i riflettori con una serie di inchieste e servizi le settimane scorse.Ultimo ma non ultimo, il piccolo Comune di Sori che ha ospitato sabato scorso i campionati giovanili italiani di nuoto paralimpici: uno sforzo importante in una direzione virtuosa per la qualità dello sport e anche del turismo del piccolo comune della riviera di levante.Cifre non importanti ma mirate che puntellano dei percorsi in atto la possibilità per tanti giovani e per tutta la collettività di poter continuare un percorso benefico, socialmente preziosissimo per tutti noi. E’ cambiato il vento della politica? Cresce l’attenzione nei confronti del mondo sportivo che non siano solo i problemi del manto erboso del Ferraris? Ce lo auguriamo fortemente…
Sport
La sindrome degli stadi invisibili
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