"Posso dire a 82 anni: “Cara mamma Chiesa, non è che mi hai educato tanto bene alla sessualità”. Io ringrazio per essere stato aiutato nei momenti più difficili, protetto da amici, da direttori spirituali, dalla mia mamma stessa".
Quali sono stati i momenti?
"A volte vengono tentazioni, la carne è carne. Se io commettevo peccato, quando cadevo dovevo risalire immediatamente".
Ha quindi commesso peccato?
"Ma certamente, ma non un peccatore incallito".
Mi sta dicendo che ha avuto degli amori?
"Qualche piccola caduta, ma poi mi sono ripreso".
Eccola la confessione di don Andrea Gallo, il prete di strada amico di Fabrizio De Andrè e Fernanda Pivano, fondatore della Comunità di San Benedetto al porto di Genova. Si “confessa” in esclusiva a "Spalle al Muro", la rubrica condotta da Davide Lentini, in onda stasera alle 22.45 su Primocanale, e parla di quando, pochi anni dopo essersi fatto prete, ha ceduto alle tentazioni.
Insomma, ha avuto delle passioni carnali?
"Certo, certo, ma mai di pedofilia".
E quando è successo?
"Nei primi periodi di difficoltà, tra i 30 e i 40 anni".
Mai più caduto in tentazioni?
"No, ormai sono anni.."
Già tempo fa don Gallo fece discutere, quando rivelò di aver provato a fumare uno spinello. Stavolta, sul sesso, va ben oltre rispetto alle posizioni della Chiesa.
"Penso - dice don Andrea - che uno dei temi delicati come quello del celibato obbligatorio debba essere affrontato dalla Chiesa, imparando dalla Chiesa d’Oriente che non ha mai imposto il celibato. I preti dovrebbero essere liberi di scegliere se sposarsi o no. La Chiesa dovrebbe avere l’obiettivo di una sessualità liberata, perché è un dono di Dio. La sessualità va al di là delle azioni. Ci sono i sentimenti, c’è il piacere, che è un grande dono".
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IL COMMENTO
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