Cronaca

1 minuto e 29 secondi di lettura
Invece di assicurare il servizio come medico di guardia a Torriglia, Avegno e Bargagli nell'entroterra di Genova come previsto dal contratto sottoscritto, curava i propri interessi eseguendo interventi chirurgici e ricevendo nel suo studio. Il sostituto procuratore Giovanni Arena, al termine di una certosina indagine dei carabinieri del Nas, ha chiesto il rinvio a giudizio di un medico di 50 anni, con studio privato in corso Torino a Genova. Le accuse nei suoi confronti sono interruzione di pubblico servizio, truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, e peculato. Le indagini, che riguardano in particolare il periodo tra il dicembre 2008 ed il marzo 2009, sono partite da una segnalazione arrivata alla stazione dei carabinieri di Torriglia, dove si lamentavano le continue assenze del medico di guardia. I carabinieri del Nas, per condurre le proprie indagini hanno controllato anche le celle telefoniche relative all'utenze del medico, che hanno rivelato come negli orario di servizio previsti presso i poli di assistenza si trovasse invece spesso altrove, ed in particolare nel suo studio privato, dove avrebbe condotto interventi di mastoplastica senza il titolo per farlo. Il medico infatti è un personaggio gaì conosciuto ai carabinieri. Nello stesso periodo (2008-2009), sarebbero giunte almeno tre segnalazioni per complicazioni post-operatorie, e da un'indagine parallela sarebbe emerso che l'uomo effettuava gli interventi senza avere la specializzazione. Secondo le indagini, con questo comportamento, il medico avrebbe posto in essere situazioni di grave pericolo per la popolazione, costringendo i medici del 118 a sopperire alle richieste provenienti dai territori sguarniti. E malgrado le proprie ripetute assenze il dottore avrebbe sempre percepito "senza nessuno scrupolo" i compensi, costringendo così il servizio sanitario nazionale ad un doppio esborso, quello per le sue prestazioni e quello per i compensi dei medici del 118 che spesso sono intervenuti in sua vece.