Politica

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Aumento delle tariffe e riduzione del numero delle corse di autobus e treni, riduzione del 91% degli investimenti sulle infrastrutture stradali e la viabilità, del 56% sulla scuola e il diritto allo studio e di oltre il 50% sull'agricoltura. Sono alcune delle conseguenze per la Liguria dei tagli della manovra finanziaria varata dal Governo, che ammontano per il 2011 a 154 milioni di euro, di cui 37 milioni per il trasporto pubblico locale e 15 milioni sui servizi sociali. Per discutere delle ricadute della manovra a livello regionale, la giunta ha promosso un'assemblea pubblica questo pomeriggio al Teatro della Gioventù di Genova, a cui hanno partecipato, tra gli altri il presidente Claudio Burlando, la vicepresidente Marylin Fusco, l'assessore al Bilancio Sergio Rossetti, alle Politiche Sociali Lorena Rambaudi e ai Trasporti Enrico Vesco, oltre al direttore generale di Confindustria Genova Massimo Sola, al segretario regionale della Cgil Renzo Miroglio e ad altri esponenti locali del mondo politico, sindacale e imprenditoriale. "Non c'é nessun settore escluso dalla riduzione delle risorse - spiega Rossetti -. Per non azzerare gli investimenti sul trasporto pubblico locale e i servizi sociali siamo stati costretti a ridurre i trasferimenti ad altri settori come l' agricoltura e il turismo. E' inevitabile che questi tagli incidano sulla vita quotidiana dei liguri in termini di aumento delle tariffe e riduzione della quantità e della qualità dei servizi ma - conclude l'assessore regionale al Bilancio - incidono più in generale su tutta l'economia regionale". "Il 2011 sarà un anno difficilissimo anche a causa di una sottovalutazione enorme di questa crisi da parte del Governo, a un ritardo nell'affrontare queste difficoltà che poi si è tradotto nella scelta di scaricare sugli enti locali una buona parte di questo risanamento", ha dichiarato il governatore ligure Claudio Burlando. "E' una manovra pesantissima che taglia il 15% del bilancio regionale e a più di metà delle spese discrezionali".