Cronaca

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Ricorso in Cassazione della Procura generale di Genova, contro la condanna a 11 anni di reclusione per Elizabete Petersone, lettone di 21 anni, e per il suo ex convivente  imperiese Paolo Arrigo, 25 anni, ritenuti responsabili di maltrattamenti continuati e aggravati, seguiti dalla morte del piccolo Gabriel, ucciso a Imperia nel maggio 2009 con un calcio. La procura generale inoltre sostiene che i due avrebbero agito insieme e non potevano avere moventi diversi.  L'autopsia accertò lesioni gravissime al fegato e alla milza che, secondo l'accusa, a causarle sarebbero stati, con calci e pugni nell'addome, la madre e il suo ex convivente. Era poi risultato che, oltre alle botte, il bimbo era stato legato al letto per il collo, sul quale è stata trovata una ferita piuttosto profonda.