Cronaca

59 secondi di lettura
Il valore di alcool misurato con l'etilometro a un giovane fermato nel maggio scorso dalla polizia era superiore al valore reale di alcool presente nel sangue dell'automobilista al quale fu ritirata la patente di guida e fu sequestrata l'auto finalizzata alla confisca. Lo sostengono i periti che hanno effettuato una verifica sulla reale affidabilità dell'etilometro in dotazione alle forze dell'ordine. La perizia, richiesta dai legali del giovane automobilista, e conferita dal gip Roberto Fucigna ai professori dell'università di Pavia, è avvenuta presso il dipartimento di medicina legale dell'università di Pavia. Qui il giovane è stato sottoposto all'indagine: gli è stato posizionato un catetere venoso per consentire plurimi prelievi di sangue e gli hanno fatto assumere 200 cc di grappa a 38 gradi. Poi sono state effettuate alcune prove con l'etilometro a distanza di mezz'ora l'una dall'altra intervallate da prelievo ematico. I valori riscontrati dalla prova dell'etilometro è risultato superiore alla concentrazione di alcool nel sangue prelevato in misura variabile dal 27,3% al 10%. I periti hanno, quindi, accertato che l'etilometro può riscontrare anche un dato superiore di circa il 30% al dato reale, ed hanno concluso che l'alcolemia del giovane al momento dell'accertamento era inferiore a 1,5 g/l.