Lo sfascio di una classe dirigente

Una roba così non era mai successa" - scrive Ainis nel suo editoriale sul Corriere intitolato "Deriva pericolosa". E non si tratta solo di senso del decoro ma di disfacimento delle istituzioni se in soli due giorni milioni di italiani hanno dovuto assistere ad uno spettacolo di tale degrado, di squallore definitivo. "Ma si può pensare di andare avanti senza freni - scrive ancora Calabresi sulla Stampa - di continuare a non tenere minimamente in conto i disagi, le preoccupazioni e le difficoltà quotidiane del paese?".

E' passato poco più di un mese da quando Napolitano, dopo aver incontrato Berlusconi, diffuse una nota in cui spiegava che la legislatura era a rischio se non si fossero contenuti gli scontri e le tensioni. "Così non si può andare avanti - è stato costretto a ribadire  il Presidente della Repubblica - "Quello che sta accadendo da due giorni alla Camera è uno spettacolo intollerabile che mette a rischio la credibilità delle istituzioni e sconcerta i cittadini. E' il momento in cui ognuno, ogni forza politica, si deve assumere tutte le proprie responsabilità". Napolitano ha convocato i Capigruppo dei partiti politici presenti alla Camera e ha espresso la sua preoccupazione per la grave situazione politica che il Paese sta vivendo in questo momento e ha chiesto che tutti mostrino senso di responsabilità ognuno e' tenuto ad assumersi le proprie responsabilità nella misura di quante ne ha. E il governo ne ha di più.

Quando un ministro manda a quel Paese il presidente della Camera e un altro scaglia in aria il tesserino e una deputata, diversamente abile, viene insultata vuol dire che siamo davanti a una maggioranza in preda a una crisi di nervi. A questo punto viene  da pensare che la maggioranza politica nel Paese non c'e' più e in Parlamento resiste perché gruppi di parlamentari la sostengono in cambio di poltrone o altro. Ma d’altra parte fa comodo a tutti, specie agli Scilipoti di turno, rimanere cinque anni in Parlamento e comportarsi in modo tale da ottenere, non una nuova candidatura per cui lottare sul territorio a favore dei propri cittadini, ma una conferma negli elenchi dei “nominati” senza dignità!

*Ex-vice coordinatore metropolitano Pdl