Cronaca

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"Non può essere stato un incidente, è assurdo pensare che sia solo scivolata. Non dovevamo farla partire". Sono le poche parole pronunciate nella disperazione dei genitori di Martina Rossi morta ieri mattina cadendo dal sesto piano di una stanza di un albergo di Maiorca, l'isola più grande delle Baleari. E' finita così nel modo più tragico la vacanza della ventenne, nata a Genova, residente a Imperia e studentessa a Milano. In un primo momento alcuni giornali spagnoli avevano ipotizzato che Martina fosse morta in seguito al “balconing” , la folle “moda” di tuffarsi in piscina dalla propria camera d’albergo, che sull'isola lo scorso anno ha ucciso sei turisti, ma secondo alcuni testimoni si sarebbe trattato di un terribile incidente. La tragedia nell’hotel Santa Ana di Cala Mayor, al numero 9 di calle Gavina dove Martina insieme alle amiche genovesi Isabella e Alessia aveva deciso di tarscorrere le vacanze. Secondo la Policia Nacional alcuni testimoni hanno visto la ragazza sola sul balcone intorno alle 7 di ieri mattina. Cosa abbia portato Martina a cadere nel vuoto però poco dopo è un mistero. Per ora secondo gli investigatori della sezione Omicidi - che indagano sulla vicenda - ci sarebbe un'unica certezza: "Nessuno l'ha spinta". Gli inquirenti, comunque, hanno disposto l’autopsia. I genitori sono stati avvisati dai carabinieri di Imperia. La famiglia di Martina è conosciuta in Liguria perchè il padre Bruno è stato per anni sindacalista della Cgil nel porto di Genova e alle ultime elezioni regionali si era candidato tra le fila di Rifondazione Comunista. Appena appresa la notizia della morte della figlia, è volato con la moglie Franca a Maiorca: è stato accolto dalle due amiche di Martina, sconvolte dalla tragedia e per questo motivo assistite da un gruppo di psicologi della Croce Rossa.