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di Aurora Bottino

GENOVA - Ancora uno sbarco nel capoluogo della Liguria: questa volta tocca alla nave della Ong Open Arms, che nei giorni scorsi ha salvato in mare oltre 50 persone al largo della costa libica.

La nave è partita da Lampedusa il 26 dicembre e dovrebbe arrivare a Genova la mattina del primo gennaio 2024, intorno alle 7.

A comunicarlo sui propri canali social la ong. Domani la riunione in Prefettura in vista dell'arrivo.

A bordo ci sono 54 migranti, tra cui 34 uomini, una donna, una giovane minorenne e altri 17 maschi. Uno di loro avrebbe meno di 14 anni. Le persone salvate in mare arrivano da Eritrea, Somalia, Etiopia, Sudan, Siria, Marocco, Bangladesh, Somalia, Egitto e Algeria.

L'organizzazione umanitaria, come spesso succede, ha criticato la scelta di far attraccare la nave a Genova, che è molto più lontana delle coste italiane rispetto a Lampedusa, dove la nave avrebbe già fatto sbarcare una donna al nono mese di gravidanza di 24 anni che scappava dall'Eritrea.

"Quelle che soccorriamo sono persone fragili, hanno il diritto di ricevere cure immediate. Il porto assegnato è quello di Genova. Seicento miglia di distanza per quattro giorni di navigazione" scrive Open Arms Italia sui social. "La politica che non ha più rispetto per gli esseri umani ne’ per la vita di chi è vulnerabile".