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"Il grano che noi importiamo è solo il 4%, però il problema grosso è che non sono solo quelli ucraini ma quelli di tutto il mondo: i prezzi, purtroppo, sono destinati a salire", racconta Petrucco
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di T.O.

GENOVA-Guerra in Ucraina e grano, le conseguenze cominciano a farsi sentire. Dopo l'assalto all'olio di semi di qualche mese fa in diversi supermercati della Liguria i problemi si spostano anche nei panifici della regione. A fotografare la situazione ai microfoni di Primocanale è Gino Petrucco, il presidente dei panificatori della Provincia di Genova.

"Il grano che noi importiamo è solo il 4%, però il problema grosso è che non sono solo quelli ucraini ma quelli di tutto il mondo: i prezzi, purtroppo, sono destinati a salire", spiega Petrucco. "Il prezzo del grano è salito del 42, 43%, solo nell'ultimo mese del 16%".

Per l’industria della panificazione e della pasticceria la guerra in Ucraina è un duro colpo che si aggiunge alla tendenza negativa dello scorso anno. Solo questa settimana il prezzo della materia prima è a 180 euro alla tonnellata, cinque euro in più solo rispetto alla settimana scorsa: "La categoria soffre - continua Petrucco -, non possiamo aumentare i prezzi di tanto e le paghe sono sempre quelle".

E se si parla di panificazione in Liguria, la focaccia è il prodotto che viene subito in mente, anche lei non indifferente agli aumenti di prezzo: "La focaccia è aumentata almeno del 10%-15%. Per farla serve l'olio, anche quello manca o ha prezzi più alti...".

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