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La regione per facilitare i soccorsi ha posizionato lungo i sentieri dei paletti, che purtroppo sono stati oggetto di vandalismo
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di Riccardo Olivieri

LIGURIA - Maggiore sicurezza e pronto intervento ma anche comunicazione e prevenzione: sono questi gli obiettivi della convenzione tra Regione Liguria e il Soccorso Alpino e Speleologico, che nel nostro territorio effettua "tra i 480 e i 500 interventi all'anno" dichiara il presidente regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Liguria Fabrizio Masella, che ci rivela come "più della metà siano dovuti a malessere perché i visitatori non erano sufficientemente allenati, avevano attrezzature errate o perdevano l'orientamento perché non sufficientemente preparati sul tipo di escursione".

La maggior parte degli interventi avviene nei parchi, che occupano "il 12% del territorio ligure e sono i posti più gettonati e i percorsi più frequentati" spiega ancora Masella, che sottolinea la grande frequenza degli interventi per persone che stavano praticando 'downhill', una disciplina per cui si effettuano discese in montagna con la mountain bike: "Spesso si tratta di persone che non conoscono bene la zona, noi consigliamo di fare prima il percorso in salita per conoscere meglio il terreno e di andare piano, soprattutto quando si scende per la prima volta".

La Regione ha adottato alcune misure di prevenzione come il posizionamento di paletti lungo i sentieri, uno ogni chilometro, grazie ai quali chi ha bisogno di un intervento può comunicare con maggiore precisione la propria posizione. Proprio per la loro importanza l'assessore regionale ai Parchi Alessandro Piana chiede "che non vengano pasticciati questi numeri con i pennarelli come è successo in alcuni casi perché sono di vitale importanza una volta che si chiama il 112 e si dà l'indicazione del numero del paletto".