GENOVA - Avrebbero fatto risultare il bilancio della ex provincia di Genova e poi della Città metropolitana in attivo quando non lo era. Per questo dieci funzionari e tecnici della funzione Bilancio sono stati indagati per falso ideologico dalla procura di Genova. L'inchiesta nasce dopo un esposto presentato dal sindaco metropolitano Marco Bucci alla Corte dei conti a novembre 2019. I giudici contabili hanno poi trasmesso gli atti ai pubblici ministeri che si occupano dei reati contro la pubblica amministrazione.
Nel mirino sono finiti i bilanci dal 2014 al 2018. Al centro dell'inchiesta dei pm e della Guardia di finanza ci sarebbero le aliquote delle imposte sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore. In pratica, secondo l'ipotesi accusatoria, queste imposte sarebbero state messe a bilancio in base al valore teorico dell'introito (basandosi sul numero dei veicoli immatricolati in tutta la provincia di Genova) e non in base ai veicoli realmente assicurati.
In questa maniera il bilancio sarebbe così risultato in attivo e non in passivo. Dopo la trasmissione degli atti dalla Corte dei conti in procura era stato aperto un fascicolo e Bucci era stato sentito a novembre per due ore come testimone. Il sindaco aveva portato una cartellina con tutta la documentazione che aveva usato per preparare l'esposto. In questi giorni sono arrivati i primi avvisi di garanzia con l'invito a comparire per essere interrogati. I primi dirigenti sono stati sentiti nelle scorse settimane mentre altri si presenteranno al nono piano di palazzo di giustizia nei prossimi giorni.
IL COMMENTO
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