43 anni fa, il 24 gennaio 1979 alle 6.35 del mattino, come ogni giorno Guido Rossa, operaio dell’Italsider di Cornigliano, sindacalista della CGIL, esce dalla propria casa in via Ischia per recarsi al lavoro con la sua Fiat 850. Ad attenderlo ci sono tre brigatisti rossi - Riccardo Dura, Vincenzo Guagliardo e Lorenzo Carpi – che gli sparano uccidendolo. Un omicidio compiuto per vendetta perché circa tre mesi prima Rossa aveva denunciato e fatto arrestare un fiancheggiatore delle BR, Francesco Berardi, attivo all’interno dell’azienda in cui lavorava.
L’omicidio, rivendicato con una telefonata al “Secolo XIX”, colpì profondamente Genova che pure era stata una città simbolo durante il periodo del terrorismo ma nello stesso tempo segnò in qualche modo la fine delle Brigate Rosse, avvitate su se stesse in un progetto che alienò loro completamente qualsiasi tipo di simpatia che certe frange della sinistra trovavano ancora. Dopo si saprà che i brigatisti in realtà avevano soltanto l’intenzione di gambizzarlo ma uno degli attentatori, Riccardo Dura, lo uccise di sua volontà.
A quarantatré anni di distanza Primocanale ha deciso di ricordare Guido Rossa con una giornata, quella di lunedì, interamente dedicata a lui. Non soltanto perché la memoria è un elemento fondamentale del nostro vivere civile ma anche per fare conoscere alle nuove generazioni l'impegno di un uomo che, come disse il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Genova in occasione del quarantennale della scomparsa, “nel momento in cui forze eversive e oscure portavano il loro assalto sanguinario alla nostra convivenza ebbe il coraggio di non guardare dall'altra parte, di non cedere alla meschinità della paura e alla fuga dal senso di responsabilità di fronte alla violenza pagando con la sua famiglia il prezzo supremo di chi ha voluto tenere alti i valori della Repubblica”. Non solo operaio e sindacalista, Guido Rossa, ma uomo ricco di entusiasmo e passioni, come il paracadutismo e come testimonia la mostra da poco aperta a Palazzo Ducale, 'Anche in una piccola cosa', che lo vede nei panni finora poco noti di fotografo'
Dunque un lunedì tutto dedicato a lui grazie all'imponente materiale che ognuno di voi può consultare nell'Archivio storico della nostra emittente: piccole pillole che lo riguardano all'inizio di ogni break pubblicitario, approfondimenti nelle trasmissioni del mattino e poi l'intera puntata, alle 21, de 'Il programma elettorale di Primocanale' condotta da Matteo Cantile che tra gli ospiti avrà Mario Paternostro, Franco Manzitti, Graziano Mazzarello, Gianni Vassallo, Mauro Passalacqua, il collega Andrea Ferro cui si aggiungerà la testimonianza di Massimo Coco, figlio di Francesco, il Procuratore generale di Genova anche lui assassinato dalle Br l'8 giugno 1976 insieme ai due uomini della scorta. Tutti in grado di dare un prezioso contributo alla conoscenza di Rossa e alla ricostruzione di quel periodo passato alla Storia come 'gli anni di piombo' cui Genova purtroppo ha contribuito con un numero drammatico di vittime.
IL COMMENTO
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