GENOVA - "L'economia nazionale è in pericolo". È questo il messaggio che emrge dalle parole di Paolo Odone, presidente di Ascom Confcommercio Genova, intervistato da Primocanale. I commercianti sono stati particolarmente colpiti dalla pandemia: oltre alle chiusure, che certamente hanno penalizzato le attività, sono arrivati anche i rincari delle bollette e costi aggiuntivi dovuti al controllo dei green pass. "Ci hanno fatto lo scherzo di diventare controllori - prosegue il presidente Odone - cosa antipatica e che aumenta costi. Il personale adibito al green pass costa tra i 25 mila ed i 30 mila euro all'anno. Non è il nostro compito controllare, capisco la necessità di far vaccinare le persone ma non è questo il modo". Poi spiega: "Pensate ad un tabacchino, che vende prodotti per pochi euro. Il suo indotto si basa sul grande traffico di persone, così è tutto eccessivamente rallentato. Per non parlare di un negozio di televisori, per esempio, dove non si può entrare per le restrizioni: le tv verranno quindi comprate nei supermercati, dove non serve avere il green pass".
Il timore di Odone è che in questo momento la politica sia troppo concentrata su altri aspetti: "Con l'elezione del Presidente della Repubblica temo che il Governo sarà troppo distratto per prendere provvedimenti. L'atmosfera è difficile, viviamo una pandemia che sta durando da troppo tempo. Il vero problema è quello delle tariffe che aumentano, delle tasse che arrivano, dei ristori insufficienti, che sospetto verranno affrontati troppo tardi".
Ascom Confcommercio è però al lavoro per cercare di trovare delle soluzioni: "Ci riuniremo per decidere quali azioni compiere e cosa domandare. Abbiamo scritto a Roma e alla Regione e siamo in contatto col sindaco, col quale stiamo lavorando alacremente per il recupero del centro storico su cui ci sono prospettive interessanti che però vengono vanificate da questi costi enormi".
IL COMMENTO
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