GENOVA - Sette partner industriali per il futuro di Piaggio Aerospace, azienda strategica che però dopo cinque anni di amministrazione controllata ha già perso il 35% dei lavoratori, un'emorragia che mette a rischio la capacità produttiva della Piaggio.
È quanto emerso dal confronto con i lavoratori, i tre commissari straordinari del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso che ha concluso nel sito di Sestri Ponente della Piaggio la sua due giorni a Genova, primo tappa era stata quella nelle Acciaierie, il cui futuro a detta del ministro preoccupa più della Piaggio.
Urso ha confermato di avere prorogato la procedura in amministrazione straordinaria che si sarebbe finita nel maggio prossimo di un altro anno - nella consapevolezza che l'azienda produce e sta consegnando i nuovi modelli P 180 e ha commesse significative. È consapevole nel contempo che vi sono partner industriali che intendono investire in questa azienda. Alcuni sono stati presentati durante la terza gara e, con loro, gli amministratori hanno iniziato un confronto negoziale e altri si sono presentati più recentemente, ma sono altrettanto importanti sul piano industriale, nel settore".
Presenti all'incontro gli amministratori, il presidente della Liguria Toti ha ribadito che "la situazione di Piaggio Aerospace sta comunque portando avanti il suo core business di produzione di aerei".
Mentre Christian Venzano, segretario Fim Cisl Ligure ha detto che deve essere chiaro a tutti che se non si trova una risposta con un piano industriale credibile grazie ad un soggetto solido finanziariamente ed industrialmente, bisogna trovare una soluzione con l’intervento dello Stato con una partecipazione tra pubblico e privato con uno o più soggetti privati in grado di rilanciare l’azienda. Il Ministro ha indicato di aver interessato Leonardo per una sua eventuale partecipazione all’acquisizione ed ha voluto specificare che la trattativa è in fase di studio della governance di Leonardo essendo quotata in borsa.
IL COMMENTO
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