GENOVA - "Questa festa rappresenta un'occasione unica per celebrare la nostra identità, i nostri valori culturali e le personalità che hanno contribuito a rendere Genova rinomata in tutto il mondo. È anche un'opportunità per apprezzare il ricco patrimonio paesaggistico, architettonico e culturale che caratterizza la nostra città". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci durante la cerimonia istituzionale a palazzo Ducale conclusiva della 'Giornata della Bandiera'. La bandiera, ha sottolineato Bucci "è un simbolo di unità e di orgoglio per tutti noi. Incarna la determinazione e lo spirito indomito dei genovesi. Oggi, mentre la solleviamo in alto, riaffermiamo il nostro impegno a difendere e valorizzare tutto ciò che essa rappresenta".
"Siamo arrivati al sesto anno della Festa della Bandiera - ha spiegato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - diventata ormai una bella tradizione che siamo orgogliosi di rinnovare, perché questo vessillo significa molto per Genova e per la Liguria. La bandiera di San Giorgio, da sempre simbolo di fierezza, forza e tenacia, deve essere oggi uno sprone per costruire una città e una regione migliore, aperta al mondo e alle nuove sfide future che siamo pronti ad accogliere e affrontare. Quando attraversavano lo stretto di Gibilterra - ricorda Toti - le navi inglesi issavano la bandiera della Repubblica marinara di Genova, la più potente del Mediterraneo, per proteggersi dai corsari: solo la bandiera incuteva timore nei nemici, tanto da dissuaderli dall'attaccare le sue navi".
La cerimonia, con ospiti gli allenatori di Genoa e Sampdoria Alberto Gilardino (intervenuto con un videomessaggio) e Andrea Pirlo, ha visto la consegna della Medaglia Città di Genova alla Filarmonica Sestrese, alla città di Carloforte e alla comunità tabarchina, prima della nomina dei nuovi 12 ambasciatori di Genova nel Mondo: Gabriella Airaldi, Andreina Boero, Andrea Costa, Giuseppe Michele Giacomini, Corrado Leale, Francesco Meli, Katia Parodi, Giorgio Poggio, Marco Risso, Marina Ruiz de Ojeda Cavanna, Roberto Speziotto, Luca Viganò.
IL COMMENTO
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