GENOVA - Nell'Aula Magna dell'Albergo dei Poveri risuona l'inno alla gioia per accogliere le 12 scuole da tutta Europa, ciascuna con la propria bandiera: una bella immagine di uno scambio culturale tra i giovani di nazioni differenti che il dipartimento di scienze politiche e internazionali dell'Università di Genova ha deciso di ospitare, in occasione della XXII edizione del premio internazionale Marco & Alberto Ippolito. Si tratta di una iniziativa promossa dalla Federazione Nazionale Insegnanti di cui è presidente la professoressa Fortunata Cristiano, moglie del compianto giudice Ippolito, in ricordo dei suoi figli, due giovani reggini amanti dell’arte e della letteratura. "Oggi più che mai i ragazzi hanno bisogno di essere sostenuti perché devono affrontare una società multiculturale, una società molto complessa", spiega a Primocanale.
"Con questo premio vogliamo abituarli alla riflessione, al vivere insieme e a comprendere i principi che ispirano la Comunità europea, attraverso un viaggio che non sia solo un viaggio esteriore, ma interiore"
E proprio in queste giornate si premieranno i lavori dei ragazzi, dalla fotografia al racconto, dalla poesia ai lavori di gruppo.
Ma nella capitale europea dello sport 2024 non poteva mancare un focus dedicato proprio allo sport. La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali dell'assessore allo sport Alessandra Bianchi che ha dato il benvenuto ai ragazzi a nome del Comune di Genova. "Poter parlare di sport ai ragazzi che arrivano da tutta Europa è l'occasione di far scoprire la nostra città. Ci saranno momenti dedicati alla scoperta dei palazzi dei Rolli e dei panel molto importanti, di approfondimento su tematiche come l'inclusività, l'abbattimento delle barriere architettoniche ma anche la sostenibilità e l'ambiente". E infatti i ragazzi nel fitto programma di queste giornate avranno modo anche di visitare alcuni dei palazzi aperti dal 17 al 19 maggio in occasione del Rolli Days.
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Con lei presenti Fabrizio Benente, prorettore della terza missione dell'Università di Genova, Antonio Micillo, presidente Coni Liguria, e Daniela Preda, direttore del dipartimento di scienze politiche e internazionali. Ed è stata proprio la professoressa Preda ad illustrare il perché il dipartimento abbia deciso di ospitare questa edizione del premio: "Visti i tempi che stiamo vivendo, è importante gettare le basi per una solidarietà del futuro. Basti ricordare quanto sono stati importanti gli incontri di frontiera tra i giovani subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, per esempio quelli tra Nizza e Ventimiglia".
Se l'inclusione è uno degli obbiettivi del premio, "lo sport è certamente uno strumento di integrazione sociale", ha tenuto a ricordare il presidente del Coni Liguria Antonio Micillo. "Dallo sport può scaturire il talento, ma andare alle Olimpiadi è un optional, come amo sempre dire. Realizzare un sogno significa anche impegnarsi per raggiungere traguardi più piccoli". E chi meglio del campione paralimpico genovese, Andrea Bocciardo, per comunicare l'importanza dello sport, capace di creare ponti, di favorire il dialogo, di prevenire il disagio sociale e psicofisico. "Un esempio poco noto è quello dell'Ucraina, che dopo il disastro di Chernobyl, ha adottato grandi politiche di sviluppo dello sport paralimpico e oggi arriva sempre prima sul podio".
Per i giovani è anche stata l'occasione di scoprire parte della ricca offerta formativa dell'ateneo, che tra i tanti corsi di laurea erogati anche in lingua inglese offre una laurea triennale in scienze internazionali diplomatiche, una magistrale in relazioni internazionali e la nuova laurea in politica, governance e informazione dello sport.
IL COMMENTO
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