ANDORA - La rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi della Liguria partirà da Borgo Castello, nel comune di Andora. Il paese in provincia di Savona sarà il primo a ricevere i fondi del Pnrr, un miliardo di euro immessi nel progetto, che serviranno a ridare lustro ai centri abitati a rischio abbandono o già disabitati. Entro il 15 marzo 2022 il comune di Andora dovrà preparare, col sostegno di Ire, lo studio di fattibilità per la Regione, che lo invierà al Ministero.
"Il PNRR, che destina complessivamente 1 miliardo di euro ai borghi, con questa misura, ha affidato alla cultura una missione di rigenerazione del territorio anche dal punto di visto di rivitalizzazione, ripopolazione, occupazione soprattutto per i giovani e destagionalizzazione – dichiara l’assessore alla Cultura Ilaria Cavo – L’assessorato alla cultura ha fatto la sua proposta alla Giunta (come previsto dall’avviso ministeriale) prendendo atto del lavoro del Nucelo di valutazione che, all’unanimità, ha scelto questo progetto del Borgo Castello come il più corrispondente ai criteri e agli obiettivi previsti dal ministero. I verbali rendono atto di un progetto che, partendo dalla cultura, investe tutti gli aspetti importanti per la rivitalizzazione del borgo: sociale, economico, infrastrutturale, ambientale, di innovazione e utilizzo delle infrastrutture digitali con un avanzato livello di progettazione per rispondere alle tempistiche previste dal Pnrr".
L'obiettivo del progetto è quello di ridare vita al borgo ripopolandolo, attraverso la valorizzazione del patrimonio archeologico, botanico e delle tradizioni liguri: si va dal recupero di palazzi antichi come il Paraxo alla creazione di un Giardino botanico; dalla realizzazione di un parco archeologico e uno agricolo alla realizzazione di una mostra permanente itinerante curata da Vittorio Sgarbi.
"Il finanziamento di 20 milioni di euro ad Andora-Borgo Castello si colloca nella prospettiva di una rigenerazione culturale, ma anche economica dei borghi che corrono il rischio di essere abbandonati o di andare incontro ad un decremento della popolazione. – dichiara il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - Un patrimonio per tutto il nostro territorio che, grazie a questo progetto pilota, verrà tutelato attraverso interventi di riqualificazione degli spazi pubblici, il recupero del patrimonio storico architettonico e l’attivazione di iniziative culturali, economiche, di edilizia sociale e turismo. Soprattutto nell’ottica della destagionalizzazione che interessa sempre di più la nostra regione".
Oltre alla ristrutturazione dei ruderi è prevista anche la realizzazione di 18 unità abitative, attraverso il recupero di ulteriori 91 unità abitative sottoutilizzate fino ad un totale di 109 unità.
IL COMMENTO
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