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Manca la farina per il pane, acqua, latte. Costantino Passalacqua: "Gli ucraini non si piegheranno"
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di T.O.

KIEV - A Kiev la situazione è sempre più critica ogni giorno che passa: ancora una volta è Costantino Passalacqua, ligure di Lerici da anni residente nella capitale ucraina, a raccontare a Primocanale cosa sta accadendo: "Ci sono lanci di razzi, meno in centro e di più in periferia, nei sobborghi si combatte duramente", testimonia Passalacqua. "La situazione si fa sempre più critica ogni giorno. E' in atto una vile aggressione nei confronti del popolo ucraino, la gente ha diritto all'esistenza e alla sovranità del suo territorio".

Critica la situazione dell'approvvigionamento di beni e di cibo, anche se i supermercati vengono riforniti infatti "Tutti i prodotti spariscono in un giorno o due, manca la farina per fare il pane in casa, mancano acqua e latte".

Ma la situazione più drammatica riguarda la popolazione, che diventa bersaglio dei soldati. "I soldati russi hanno sparato su una macchina con una famiglia, li hanno uccisi tutti, c'erano dei bambini. Hanno ucciso anche nove civili in un hotel qui vicino: non sono obiettivi militari. Ma la gente qui non si piega, non perde la voglia di resistere al regime russo".

 

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