Alessandro Mathas aveva appena 8 mesi quando morì - nella notte tra il 15 ed il 16 marzo 2010 – all'interno dell'appartamento di un residence a Nervi dopo che la madre Katerina e il suo compagno di allora, l’assicuratore marittimo Giovanni Rasero, avevano trascorso una notte tra alcol e cocaina. Il piccolo era con loro e rimase per un’ora da solo con l'uomo mentre la donna uscì in cerca di altra droga. Agli inquirenti Katerina riferì che al suo rientro il bambino era sul divano e le sembrava che dormisse. Il mattino seguente Alessandro fu portato in ospedale ma purtroppo per lui non c’era più nulla da fare. Fu un episodio agghiacciante: furono rinvenuti colpi sul cranio, segni di un morso sul piede con il Dna di Rasero e bruciature di sigaretta, gesti che l'uomo avrebbe compiuto secondo i giudici in preda ad un attacco di rabbia a causa della mancanza di cocaina. Il caso si concluse definitivamente nel maggio del 2017 con la conferma della condanna da parte della Cassazione a 26 anni di carcere per Rasero mentre la madre era stata condannata a 4 anni per abbandono di minore. Sulla vicenda ecco uno tra le decine di servizi che potete trovare nell'archivio storico di Primocanale.
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