GENOVA-È scattata alle ore 10 nell'estremo ponente ligure l'ora X, con il via al cambio delle frequenze per la ricezione delle tv locali. Circa il 40% dei liguri rischia di non vedere più molte emittenti regionali e nazionali tra cui anche Primocanale.
Roberto Magnano, il direttore delle vendite dell'area broadcast di Ei Towers, azienda che gestisce il cambio di frequenze per la Liguria insieme a altre regioni, fa il punto della situazione: "Oggi è iniziato il refarming, una sostituzione di frequenze tra quelle che sono state fino a ieri nel ponente per arrivare poi a Sarzana, che sarà fatto il 24 di questo mese. Sostanzialmente tutte le emittenti che avevano una propria rete, sia locali che nazionali, cambiano frequenza. Lo spazio che il Ministero ha riservato all'emittenza si restringe, in termine di frequenze, per far spazio al 5g. Partiamo da Ventimiglia, circa 20 comuni passano alla nuova tecnologia del secondo digitale terrestre, che fortunatamente è fruibile a quasi tutti gli utenti".
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Il cambio di frequenze per alcune tv comporta anche il cambio di posizionamento in tv. Primocanale resta sul numero 10 mentre ad esempio Telecittà passa al canale 16. Intanto il refarming è partito dall'estremo ponente ligure: "L'impianto da cui siamo partiti illumina buona parte di Ventimiglia - spiega Magnano -, alle ore 10 i colleghi di Ei Towers hanno fatto questo cambio che oggi coinvolge il Comune di Ventimiglia, Dolce Acqua, Pigna, Sanremo, Ceriana, Bordighera, Olivetta San Michele, Arma di Taggia, Camporosso, e anche qualche comune più piccolo che viene lambito dagli impianti. Sostanzialmente oggi circa un centinaio di migliaia di persone cambieranno il sistema di ricezione. La necessità è quella di risintonizzare per continuare a vedere tutti i programmi che si vedevano prima".
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"Come Tower company abbiamo scelto di partecipare ai bandi per le emittenti locali. Le emittenti locali si vedono convogliate su queste due reti, una di primo livello, che abbiamo progettato sul canale 27, ricordiamo che 27 sarà la frequenza non il tasto del telecomando - continua -. La copertura sarà del 92% della popolazione con 104 impianti in tutta la Regione. Le emittenti verranno trasportate su questa rete, operata da noi, ognuna con una propria porzione di capacità che permetterà di portare in tutte le case l'offerta televisiva che gli editori vorranno portare. Diciamo che oggi cambia il modo di fare televisione, chi ha sempre puntato su un'offerta specifica, dell'informazione, dei rotocalchi, basata sullo sport piuttosto che altre programmazioni, oggi si confronterà con gli altri editori sulla fornitura, su quello che di fatto ogni editore saprà esprimere. Dove vedremo Primocanale, vedremo le altre emittenti locali".
Nel giorno del cambio di frequenza previsto è necessario comunque effettuare una ri-sintonizzazione del digitale terrestre in possesso. Qui il consiglio-appello dal presidente degli Antennisti Liguria (LEGGI QUI). Intanto Roberto Magnano ha spiegato come lo sforzo di risintonizzare i canali permetterà una maggiore qualità in futuro: "La Liguria è una delle ultime regioni a fare lo switch-off. Parliamo di quali sono state le valutazioni fino ad oggi: un po' di disagio nei primi giorni, chiaramente, perchè la risintonizzazione è uno sforzo che deve fare l'utente. Noi come compagnia abbiamo vinto 14 bandi regionali, abbiamo già operato 11 delle aree tecniche che sono passate al refarming, e sappiamo che ci deve essere la buona volontà dell'utente a risintonizzare. Il cambio di frequenza e numerazione, implica qualche ritardo e disagio almeno per il primo periodo. Superata questa start up tecnologica che gli utenti devono sostenere, questa nuova tecnologia migliora la copertura della popolazione: un ulteriore incremento qualitativo ci sarà dal 2023, quando cambierà la tecnologia di trasmissione: oggi aumentiamo in tutta Italia le coperture delle emittenti locali, facendole vedere ad un maggior numero di cittadini mentre dal 2023 ci sarà il salto qualitativo, con le trasmissioni in HD".
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