GENOVA-Girare il mondo facendo conoscere Genova. Per i genovesi che si trasferiscono all'estero la vita non è semplice, lasciare tutto indietro, famiglia, amici ma anche la città in cui si è nati e vissuti e che molto spesso risulta essere l'unico posto che si riesce a chiamare 'casa'. Il discorso è simile per Claudio Bozzo, il più giovane direttore operativo nella storia di Msc che nel 2015 ha abbandonato la Grande Mela dove aveva vissuto per circa dieci anni per una nuova avventura, come COO, a Ginevra, ma non ha mai lasciato indietro Genova, diventandone ambasciatore nel mondo.
"Sono andato a New York per cominciare una carriera tranquilla all'interno di Msc come semplice impiegato che poi si è evoluta in tutto questo" ha raccontato Bozzo ai microfoni di Primocanale. "Ho avuto la fortuna di poter rappresentare la mia città nel mondo, prima negli Stati Uniti, poi a Ginevra: essere un ligure all'estero è una realtà stupenda, un privilegio, poter influenzare il pensiero della gente sulla nostra città è un'occasione che non si può perdere".
"Quando ci si trasferisce sono due le cose che si scoprono, la prima è un po' scontata, cioè che quando vivi lontano ami ancora di più quello che hai abbandonato", racconta spiegando cosa si scopre della propria città quando ci si trasferisce. "Quando penso a Genova la mia mente si riempie di ricordi bellissimi, dei miei amici e della mia famiglia, ma questa è la parte scontata. La cosa particolare è che, senza volerlo, cerchi di tornare alle tue radici: cucini piatti tipici, scopri che vuoi parlare sempre della tua città, scopri che ti manca il mare e il sole della tua città, scopri tante realtà e credo che chi vive all'estero sappia benissimo di cosa sto parlando".
"Ginevra è una città molto organizzata e struttura, perfetta per fare business, di Genova mi manca invece tutto, quando chiudo gli occhi vedo tutte le cose belle che mi sono successe. Vivere a Genova mi ha aperto il cuore, andare fuori mi ha aperto la mente ma il cuore è rimasto lì".
IL COMMENTO
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente