GENOVA-Per uno strano gioco del destino se ne è andato, a 84 anni, proprio il giorno in cui si eleggeva un suo successore. Giuseppe Pericu, malato da tempo, per molti, è stato il miglior sindaco di Genova degli ultimi quarant'anni avendo preso una città in crisi, politica ed economica, riportandola all'onore del mondo.
E' stato il sindaco del G8 ed è stato il sindaco del 2004, quando Genova fu capitale europea della cultura, gestendo con abilità due eventi che, nella complessità e soprattutto il primo nella drammaticità, lanciarono il capoluogo ligure sulla ribalta internazionale. E' ancora impressa nella memoria di molti la telefonata che fece a Primocanale in quei tragici giorni del luglio 2001 quando andò in strada cercando di convincere i manifestanti pacifici a disperdersi per dare modo alle forze dell'ordine di concentrarsi sui violenti.
Guarda qui tutte le notizie sull'ex sindaco Pericu nell'archivio storico di Primocanale - CLICCA QUI
Avvocato amministrativista e docente universitario, ha guidato la città per due mandati dal 1997 al 2007 con la coalizione di centrosinistra, eletto la prima volta – contro Sergio Castellaneta - sul filo di lana, con il 51,9% dei voti, per ricevere cinque anni dopo una percentuale bulgara, vincitore su Rinaldo Magnani con più del 60% dei consensi. Perché, strano a dirsi, si creò nel tempo una curiosa sintonia tra questo genovese di chiare origini sarde e i suoi concittadini che evidentemente lo sentirono vicino come pochi altri sindaci prima di lui. Poco incline alle esternazioni pubbliche, poco attento a cercare il consenso attraverso telecamere e mass media, molto impegnato nel lavoro di tutti i giorni. E se pure non sono poche le cariche che ha ricoperto dopo, nel cuore di molti genovesi rimarrà come il sindaco di un decennio da non dimenticare.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci