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Le nuove piante appartengono ad 11 specie diverse e sostituiscono alcuni esemplari malati
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di Riccardo Olivieri

GENOVA - Il parco di Villa Cambiaso cambia pelle: sono state sostituite più di 40 piante malate con altrettanti alberi, appartenenti ad 11 specie, selezionate rispettando la storia dei giardini delle ville italiane, come annunciato in una conferenza stampa che si è tenuta proprio nell'edificio storico: "Villa Cambiaso è una villa bellissima - dichiara l'assessore all'Ambiente del Comune di Genova Matteo Campora -. Il suo parco aveva necessità di essere rinnovato e dal lavoro in team tra Arbolia, Axpo ed Università è nato questo progetto di sostituzione di alberi ammalorati di nuovi alberi".

Questo progetto non riguarda solo il decoro urbano ma anche lo sviluppo sostenibile della città: "Abbiamo un progetto di sostenibilità che si fonda su tre P: pianeta, persone, prosperità - spiega Salvatore Pinto, presidente Axpo -. Le piante rappresentano un segnale di attenzione all'ambiente, del voler essere noi protagonisti per quanto riguarda il climate change in termini di sviluppo, innovazione e ricerca. L'università è il luogo ideale per parlare di queste cose".

Quello delle aree verdi è un ruolo importante, che sta assumendo un peso sempre maggiore nella pianificazione urbana: "Il verde è fondamentale - sostiene Francesca Pirlone, docente di Tecnica e Composizione Urbanistica dell'Università di Genova -. Nelle nostre città non è continuo ma ha tante funzioni, noi pensiamo a quella estetica o ludico-ricreativa ma in realtà ci sono anche quelle legate ad inquinamento atmosferico, acustico o segnaletica, quindi bisognerebbe implementare il verde in tutte le realtà urbane".

"È un progetto importante che per noi ha una tripla valenza- racconta Salvatore Rico, amministratore delegato di Arbolia -. La prima è che è il nostro primo progetto di sostituzione del patrimonio arboreo, oltre ad essere il primo in Liguria. La seconda è che questo progetto è frutto di una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. La terza riguarda il fatto che a curare il progetto un collega genovese, che ha studiato proprio in questa villa".