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di T.O.

Gli esami di maturità da domani impegneranno tantissimi ragazzi e ragazze in tutt'Italia. Questo periodo è stato rappresentato anche dal mondo della musica, con la canzone Notte Prima Degli Esami di Antonello Venditti, che ha ispirato anche l'omonimo film di Fausto Brizzi. Proprio il regista pluripremiato ha raccontato a Primocanale com'è nata l'idea per questo film , che racconta tanto anche della sua esperienza: "Film nato dal racconto dei miei esami di maturità. Storia romanzata ma vera, purtroppo aggiungerei perché gli eventi del film sono comici solo se non gli hai vissuti. La mia maturità è stata molto complicata perché dall'altro lato della strada del mio liceo a Roma c'erano gli studi di Drive In, invece che andare a scuola andavo a vedere le registrazioni. Io quindi con gli esami dovevo trovare il modo di non farmi bocciare, il cinema e la televisione avevano già attraversato il mio percorso rovinando quello scolastico".

"L'episodio vero del film è la preparazione meticolosa dei materiali da portare dentro - racconta il regista -, oggi coi telefonini sarebbe più facile ma all'epoca c'erano le microfotocopie, per la cui preparazione si dedicava più tempo che a quella per l'esame. Era giugno ma andavamo vestiti come per una gita in un bosco di inverno con delle cartuccere, nelle tasche c'era talmente tanta carta che se prendevi fuoco bruciavi in un secondo".

Brizzi racconta anche del rapporto con gli attori: "Avevo la percezione che stavamo facendo una cosa vera e quando fai cose reali si percepisce. Ricordo il rapporto stretto che si è creato con Vaporidis, la Capotondi e Faletti è stato importante. Faletti era un mentore, mi dava molti consigli su cosa fare, è stato un vantaggio averlo con me. La frase più citata del film, che è "l'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa ma quello che trovi mentre corri" è un'invenzione di Giorgio sul set, alla quale io mi ero opposto fieramente e lui mi ha detto 'fidati Fausto, questa frase funzionerà', ed è diventata la frase simbolo del film".

Il regista dà ai ragazzi i suoi consigli per affrontare l'esame di maturità: "La verità è che poi te ne dimentichi, in quel momento ti sembra il centro del mondo quell'esame e il voto. Poi la vita prenderà altri percorsi. Io ho preso 43 su 60, non un gran voto ma non ha influito sui percorsi successivi. La maturità non va sottovalutata ma va presa con più leggerezza".

"Ci stiamo pensando a lungo su come aggiornare il film - conclude Brizzi - e la mia risposta è che lo deve fare qualcuno che ha 25 anni, che l'ha fatta già in epica social e la conosce profondamente. Io ho raccontato la mia e si vede nella pellicola".