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Il tribunale della Libertà ha revocato gli arresti domiciliari per Pasquale Costanzo, docente emerito del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Genova. I giudici hanno disposto l'interdizione dall'insegnamento per un anno. Costanzo, difeso dagli avvocati Massimo Ceresa Gastaldo e Maurizio Mascia, si era dimesso dall'incarico dopo il deflagrare dell'inchiesta della guardia di finanza. Il docente era indagato nell'ambito di un'inchiesta su una serie di concorsi sospetti all'Ateneo del capoluogo ligure.

Ai domiciliari era finita anche un'altra docente, Lara Trucco. Erano state disposte una serie di interdizioni parziali per altri docenti, che non potranno essere commissari nei concorsi, ma continuare a insegnare e quindi a sostenere gli esami. L'inchiesta sui concorsi cuciti su misura per fare vincere amici e parenti era nata dalla denuncia della tributarista Caterina Corrado Oliva, che aveva fatto ricorso al Tar dopo essere stata esclusa.

Dalle indagini, coordinate dal pm Francesco Cardona Albini, erano emersi mercanteggiamenti di ruoli e concorsi per sette bandi. Secondo l'accusa i concorsi venivano tagliati su misura per fare vincere i candidati amici. Tra le persone favorite dal sistema ci sarebbe stato anche il figlio del professore emerito di diritto costituzionale Costanzo, Luca. Il quale, secondo l'accusa, aveva ottenuto l'assegno di ricerca dalla commissione presieduta dall'allora prorettrice Lara Trucco.